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sabato 25 Ottobre 2025

Crotone, revocato l’affidamento: arrestato per maltrattamenti

Nel crotonese, i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, emanato dalla Procura della Repubblica di Crotone, che ha comportato la privazione della libertà personale di un uomo di 47 anni.
La misura, che interrompe bruscamente il percorso di riabilitazione intrapreso, è il risultato di una valutazione approfondita che ha messo in luce una violazione grave e reiterata delle condizioni che avevano permesso l’affidamento in prova.

L’affidamento, concesso precedentemente in relazione a una condanna per reati contro il patrimonio, è stato revocato a seguito di un’indagine condotta dai militari dell’Arma.
Le investigazioni hanno rivelato un quadro di dinamiche abusive e comportamenti violenti perpetrati dall’uomo nei confronti della sua compagna.

Più che semplici episodi isolati, si è trattato di una sequenza di maltrattamenti che hanno eroso la dignità e la sicurezza della vittima.
I Carabinieri descrivono un clima di terrore, alimentato da aggressioni fisiche, percosse, insulti e minacce verbali.
La vittima, costantemente esposta a una spirale di violenza psicologica e fisica, ha denunciato gli abusi subiti, fornendo elementi concreti che hanno convinto l’Ufficio di Sorveglianza di Catanzaro a ritirare il beneficio dell’affidamento.

La revoca dell’affidamento e la conseguente carcerazione rappresentano un atto di giustizia nei confronti della vittima, ma anche un monito per la società.

Dimostrano come la gravità dei reati, anche se apparentemente legati a contesti diversi, possa compromettere in modo significativo la possibilità di accedere a misure alternative alla detenzione.

La vicenda solleva interrogativi cruciali sul monitoraggio dei soggetti in affidamento e sulla necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga servizi sociali, psicologi e operatori specializzati per prevenire e contrastare fenomeni di violenza domestica, proteggendo le vittime e garantendo la sicurezza della collettività.
L’intervento dei Carabinieri, pertanto, si configura non solo come esecuzione di un provvedimento giudiziario, ma come parte di un impegno più ampio a tutela della legalità e della dignità umana.

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