A Crotone, una rete criminale specializzata nel saccheggio di farmaci oncologici è stata smantellata grazie a un’operazione congiunta che ha portato all’arresto di tre persone e all’emissione di ordinanze di custodia cautelare in carcere.
L’attività, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, supportati dal Nucleo Investigativo di Crotone e da presidi militari dislocati tra Campania e Trentino, ha fatto luce su una sofisticata organizzazione dedita al furto e al riciclaggio di farmaci essenziali per la cura di pazienti oncologici.
I furti, avvenuti a giugno presso il presidio sanitario di Cirò Marina, hanno sottratto alla comunità beni di inestimabile valore, per un ammontare complessivo superiore ai 700.000 euro.
L’indagine, innescata dai primi episodi, si è avvalsa di un approccio investigativo multidisciplinare, combinando intercettazioni telefoniche e ambientali, un’attenta analisi di registrazioni di sistemi di videosorveglianza e la raccolta di testimonianze.
Questi elementi hanno permesso di ricostruire i ruoli e le dinamiche all’interno della compagine criminale.
In precedenza, a luglio, era già stato arrestato un uomo residente in Campania, elemento che ha fornito il punto di partenza per un’indagine più ampia e complessa.
L’analisi forense dei dispositivi elettronici sequestrati durante la prima fase dell’operazione ha permesso agli investigatori di identificare ulteriori complici, rivelando una struttura organizzativa ben definita e ramificata.
Oltre all’esecutore materiale, un uomo di 59 anni, sono stati arrestati una donna di 34 anni, sospettata di aver fornito supporto logistico e gestito le fasi successive ai furti, e un uomo di 73 anni, indagato per riciclaggio e ricettazione, presumibilmente incaricato di occultare i proventi illeciti.
Tutti e tre i soggetti risiedono in Campania, suggerendo una matrice criminale transregionale.
Durante le perquisizioni eseguite a domicilio dei sospettati, i militari hanno rinvenuto e sequestrato numerosi telefoni cellulari, presumibilmente utilizzati per coordinare le attività illecite, e ingenti somme di denaro contante, il cui proveniente è attualmente oggetto di accertamenti finanziari.
Le indagini non si fermano qui.
Gli inquirenti stanno proseguendo le ricerche per individuare eventuali ulteriori membri della rete criminale, estendendo le verifiche per accertare possibili collegamenti con un altro furto di farmaci oncologici verificatosi l’11 settembre a Mesoraca, per un valore simile a quello sottratto a Cirò Marina.
Questa convergenza di elementi suggerisce la presenza di un’organizzazione criminale strutturata e con tentacoli diffusi sul territorio, che ha come obiettivo primario il profitto, senza curarsi delle conseguenze drammatiche che tali azioni hanno sulla salute e sul benessere dei pazienti oncologici e sulla collettività.
L’operazione rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e nella tutela del diritto alla salute.








