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Catanzaro

Cutro: Crisi istituzionale e scioglimento del consiglio comunale

A Cutro, un comune della Calabria, si consuma una crisi istituzionale di notevole portata, culminata nella dichiarazione di inevitabilità dello scioglimento dell’assemblea civica.
Un’emorragia di dimissioni, che ha drasticamente ridotto il numero dei consiglieri comunali a soli sette unità su un organico previsto per sedici, ha reso insostenibile il regolare funzionamento dell’organo rappresentativo.

L’impatto di questa situazione è aggravato dalla particolarità del panorama elettorale del 2022.

In quell’occasione, l’unica lista presentata, “Gente per Cutro”, con Antonio Ceraso come candidato sindaco, ottenne un successo plebiscitario, portando in consiglio comunale tutti i suoi membri.

Questa apparente forza, che avrebbe dovuto garantire stabilità e coesione, si è inaspettatamente trasformata in un elemento destabilizzante.
La frattura, latente da fine 2023, ha progressivamente eroso il consenso attorno alla figura del sindaco Ceraso.

Una serie di addii, alcuni recenti e altri risalenti ai primi mesi del 2024, hanno accelerato il processo di disintegrazione.

Oltre alle dimissioni degli assessori Vincenzo Andreoli (Agricoltura), Maria Teresa Stirparo (Bilancio) e del presidente del Consiglio Piero Lorenzano, si sono susseguite quelle di Sara Brugnano e Chiarella Muto, che avevano già contribuito a indebolire la compagine di governo.

La defezione di Rocco Curcio, già passato all’opposizione, ha ulteriormente ridotto il numero dei consiglieri a disposizione.
L’ultimo e definitivo colpo è arrivato con le dimissioni simultanee di Damiano Aiello ed Elisa Parrotta (entrambi di Fratelli d’Italia) e Pietro Le Piane (Forza Italia), figure che, pur avendo precedentemente militato nella maggioranza, hanno scelto di distanziarsi dalle posizioni del sindaco.

Questa decisione, motivata da divergenze programmatiche e visioni politiche contrapposte, ha reso improrogabile la fine dell’assemblea.

La legge prevede lo scioglimento del consiglio comunale quando il numero dei componenti scende al di sotto della metà degli aventi diritto.
Con soli sette consiglieri rimasti a sostegno del sindaco Ceraso, questa soglia è stata irrimediabilmente superata.
L’intervento della Prefettura di Crotone è ora inevitabile: l’ente sarà commissariato e si procederà alla convocazione di elezioni anticipate, segnando una fase di transizione per la comunità cutrese e aprendo una nuova stagione politica carica di incertezze e potenziali nuove dinamiche.
La vicenda pone inoltre interrogativi più ampi sulla tenuta delle alleanze politiche locali e sulle dinamiche interne alla maggioranza, evidenziando la fragilità del consenso e la complessità della gestione amministrativa in contesti caratterizzati da profonde divisioni ideologiche e territoriali.

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