cityfood
cityeventi
sabato 25 Ottobre 2025

Filandari, ferito il figlio di un assessore: indagini in corso.

Nella quieta cornice di Filandari, un piccolo comune vibonese, una ferita da arma da fuoco ha infranto la notte tra sabato e domenica, proiettando un’ombra di inquietudine sulla comunità.

Un giovane ventenne, figlio di un esponente politico locale, un assessore comunale, è stato colpito da un proiettile alla coscia destra.
L’aggressione, avvenuta in prossimità della sua abitazione, lascia aperto un ventaglio di interrogativi sulle motivazioni e sulle dinamiche che hanno portato a questo violento episodio.
Le indagini, immediatamente avviate dai Carabinieri, si concentrano sull’identificazione dell’aggressore, le cui tracce sono al momento vaghe e nebulose.

L’arma utilizzata sembra essere una pistola, e la distanza tra l’aggressore e la vittima era ravvicinata, suggerendo un atto premeditato o un’esplosione di rabbia incontrollata.

La ricostruzione degli eventi si basa in gran parte sulla testimonianza del giovane ferito, il cui racconto si intreccia con le prime analisi degli investigatori.
Sebbene le ipotesi siano molteplici, si tende a escludere una matrice criminale organizzata, privilegiando l’ipotesi di un contesto di violenza scaturito da motivi apparentemente banali, forse un alterco personale degenerato in aggressione fisica.
La banalità della possibile causa rende l’evento ancora più sconcertante e alimenta il timore che si tratti di un segnale di disagio sociale più profondo.

La gravità dell’evento è stata attenuata dalla natura della ferita, giudicata non meritevole di un intervento chirurgico immediato.
Tuttavia, la decisione di dimettere il giovane, presa nella notte, è ora oggetto di un esame più attento.
La sua ricomparsa stamattina al Pronto Soccorso di Vibo Valentia, per una nuova medicazione, evidenzia una preoccupazione latente, forse legata alla gestione del dolore post-traumatico o alla necessità di un controllo più accurato dell’integrità della ferita.

Oltre all’aspetto medico, questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza percepita nella comunità e sul delicato rapporto tra sfera privata e pubblica, soprattutto quando si coinvolgono figure istituzionali.
L’evento, amplificato dalla sua localizzazione geografica e dal ruolo del padre della vittima, rischia di alimentare un clima di sospetto e incertezza, richiedendo un’azione tempestiva e trasparente da parte delle autorità per restituire alla popolazione un senso di normalità e fiducia.
La ricerca della verità, lungi dall’essere solo un adempimento formale, si configura come un imperativo morale per tutelare il diritto alla sicurezza e alla tranquillità di tutti i cittadini.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap