La gioia per la libertà ritrovata del coniuge si è manifestata in un modo eclatante e, a quanto pare, illegale, scatenando un’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro. L’episodio, verificatosi in una stretta arteria del centro abitato, ha visto protagonista una donna denunciata per aver dato vita a uno spettacolo pirotecnico non autorizzato, un evento che ha visto l’utilizzo di ben sei batterie di fuochi d’artificio.La manifestazione, che ha del tutto mancato di rispetto alle norme sulla sicurezza pubblica e alla quiete dei residenti, ha attratto un’attenzione considerevole, con un numero stimato di circa cinquanta spettatori, molti dei quali, secondo le indagini dei militari, non sono nuovi alle cronache per coinvolgimento in attività contrastanti con la legalità. Oltre al fragoroso spettacolo pirotecnico, la scena è stata arricchita dalla presenza di uno striscione celebrativo, un ulteriore elemento che sottolinea la natura premeditata e simbolica dell’atto.La pericolosità della situazione è stata immediatamente evidente: i fuochi d’artificio sono stati lanciati a una distanza ravvicinata da abitazioni private e veicoli parcheggiati, esponendo i presenti e i residenti a un rischio considerevole. La vicinanza delle abitazioni e la presenza di mezzi in sosta hanno creato una potenziale situazione esplosiva, non solo per l’incendio, ma anche per la possibilità di danni a persone e cose. L’evento solleva interrogativi significativi sulla responsabilità individuale e collettiva, sulla necessità di un controllo più rigoroso delle manifestazioni pubbliche, anche spontanee, e sull’importanza del rispetto delle normative in materia di sicurezza e ordine pubblico. La denuncia, in questo contesto, rappresenta non solo una conseguenza legale dell’atto compiuto, ma anche un monito per prevenire il ripetersi di simili situazioni, che possono compromettere la sicurezza e la tranquillità della comunità. L’indagine, ora, dovrà accertare con precisione le dinamiche dell’evento e individuare eventuali responsabilità ulteriori.