Nel corso di un incontro strategico presso il porto di Gioia Tauro, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha tracciato le linee guida per la spinta propulsiva del futuro polo logistico-industriale calabrese, affiancato dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e dai sindaci dei comuni di San Ferdinando e Gioia Tauro.
L’obiettivo primario è quello di catalizzare uno sviluppo plurale, che abbracci non solo la sfera logistica, ma anche quella produttiva, economica e, crucialmente, sociale, massimizzando al contempo il potenziale offerto dalla Zona Economica Speciale (Zes).
La discussione si è focalizzata su una potenziale svolta di importanza nazionale: l’eventuale insediamento del Polo Nazionale del Distretto della Ricostruzione (DRI) a Gioia Tauro.
Pur riconoscendo la prioritaria ed ineludibile posizione di Taranto, legata a motivazioni di natura storica, morale, economica e sociale che ne fanno il sito primario per l’ubicazione del DRI, si è valutata l’opzione di Gioia Tauro come sito alternativo qualora Taranto non fosse in grado di accogliere il complesso.
L’importanza di questa possibile ubicazione risiede nella sua capacità intrinseca di garantire la competitività necessaria per il DRI.
Gioia Tauro, con la sua posizione strategica nel Mediterraneo e le infrastrutture portuali in espansione, offre un ecosistema favorevole all’innovazione, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita di settori chiave dell’economia italiana.
L’insediamento del DRI a Gioia Tauro rappresenterebbe un motore di sviluppo per l’intera regione Calabria, generando un effetto moltiplicatore positivo che andrebbe ben oltre il semplice ambito logistico.
Il progetto ambisce a creare un hub di eccellenza, attrattivo per investimenti esteri e per la nascita di nuove imprese, promuovendo la collaborazione tra il mondo accademico, la ricerca e il tessuto imprenditoriale locale.
L’obiettivo è quello di trasformare il porto di Gioia Tauro in un punto di riferimento a livello internazionale, simbolo della rinascita economica e sociale della Calabria, sfruttando appieno le opportunità offerte dalla Zes per incentivare gli investimenti e semplificare le procedure amministrative.
La discussione ha inoltre evidenziato la necessità di un piano di sviluppo integrato, che coinvolga tutti gli stakeholder locali e che tenga conto delle peculiarità del territorio, garantendo la sostenibilità ambientale e la coesione sociale.