La Guardia di Finanza, pilastro della sicurezza economica e finanziaria del Paese, si configura come un presidio di tutela non solo dello Stato, ma di ogni cittadino, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili. In occasione del 251° anniversario della sua fondazione, il Comandante Regionale, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, ha sottolineato l’impegno del Corpo a essere un partner attivo all’interno della comunità, vegliando sul corretto andamento del sistema economico e supportando i contribuenti onesti che operano nel rispetto delle regole.L’azione della Guardia di Finanza si traduce in un servizio concreto volto a contrastare ogni forma di illegalità, dalle frodi fiscali alla contraffazione, fino al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo. Il bilancio delle attività svolte nel corso del 2024 e nei primi mesi dell’anno in corso testimonia un impegno costante e risultati tangibili, come dimostrano i circa 600 milioni di euro di beni confiscati alle organizzazioni criminali e i successivi sequestri patrimoniali per un valore di 100 milioni di euro. Questi interventi, di portata significativa, evidenziano la capacità del Corpo di colpire nel cuore delle attività illecite, ovvero la capacità di accumulo di ricchezza che ne costituisce il motore propulsivo. Interrompere questo flusso finanziario è essenziale per disarticolare le strutture criminali e ridurre la loro capacità operativa.Il Generale D’Alfonso ha inoltre posto l’attenzione sull’evoluzione dei rischi legati alle nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale, le criptovalute e i crypto asset, strumenti sempre più sofisticati, vengono sfruttati dalle organizzazioni criminali per riciclare proventi illeciti, occultare transazioni e rendere più difficoltosa l’identificazione dei flussi finanziari. In risposta a questa sfida, la Guardia di Finanza investe in formazione specializzata per il proprio personale, potenziando le capacità investigative, in particolare nell’esplorazione del dark web, un ambiente virtuale spesso utilizzato per attività illegali. L’obiettivo è individuare e sequestrare anche i flussi di capitali più nascosti, applicando tecniche investigative all’avanguardia.Un focus particolare è rivolto alla tutela delle risorse pubbliche, con riferimento specifico al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Generale D’Alfonso ha enfatizzato l’importanza di un’azione preventiva, volta a evitare che i fondi destinati a progetti strategici per il Paese vengano dirottati verso finalità illegittime. In questo contesto, la Guardia di Finanza collabora strettamente con le amministrazioni pubbliche, stipulando numerosi protocolli di collaborazione con la Regione e i Comuni, enti che gestiscono direttamente queste risorse. La condivisione di informazioni e dati sui destinatari dei fondi consente di approfondire i controlli e di individuare eventuali infiltrazioni criminali, prevenendo così la dispersione di risorse preziose. La vigilanza sulla corretta allocazione del PNRR si configura come un elemento cruciale per garantire la trasparenza e l’efficacia dell’azione di governo. La collaborazione con le istituzioni locali è la chiave per assicurare che i fondi siano utilizzati in modo corretto e a beneficio della collettività.
Guardia di Finanza: 251 anni a difesa dell’economia e dei cittadini.
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