Infanzia e Mafia: Premiazione per la ricerca sulla tutela dei diritti.

La ricerca scientifica a supporto dell’infanzia e dell’adolescenza riceve un impulso significativo con la prima edizione del Premio Save the Children per la ricerca – “Dove inizia il futuro”.

L’iniziativa, nata per incentivare e valorizzare gli studi che illuminano le dinamiche che plasmano la vita dei minori, ha visto l’assegnazione del riconoscimento a Faustino Rizzo per la sua ricerca “Sfide e prospettive nella tutela dei diritti dell’infanzia in contesti mafiosi: un’analisi delle misure di protezione avviate dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria negli anni 2012-2020”.

La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci a Milano, ha visto la partecipazione di autorità locali e figure di spicco del panorama scientifico.
Il lavoro di Rizzo affronta una problematica complessa e dolorosa: la condizione di bambini e adolescenti cresciuti nell’ombra della criminalità organizzata, spesso inseriti in programmi di protezione e percorsi di recupero.
La ricerca introduce il concetto di “vulnerabilità mafiosa” come una forma di esposizione a modelli pedagogici deviati, caratterizzati da violenza, manipolazione e privazione della possibilità di sviluppo sano.

Questa condizione impone un ripensamento degli interventi di tutela, suggerendo un adattamento del Livello Essenziale di Prestazione Sociale (LEPS) – in particolare, lo strumento PIPPI (Percorsi Individualizzati di Protezione e Intervento Precoce) – per rispondere in modo mirato alle esigenze di questi minori.

L’obiettivo è interrompere il ciclo di trasmissione intergenerazionale della criminalità, offrendo opportunità di riscatto e un futuro diverso.
La premiazione di Rizzo si inserisce in un contesto più ampio di approfondimenti sulla condizione minorile.

Altri progetti vincitori hanno esplorato il ruolo della partecipazione culturale giovanile come antidoto all’emarginazione e alla dispersione scolastica, il potenziale rieducativo del teatro in contesti carcerari, la resilienza delle scuole in zone di conflitto come l’Ucraina, e l’importanza di promuovere l’accesso delle bambine alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) per superare stereotipi e pregiudizi di genere.
Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, ha sottolineato l’urgenza di un’alleanza strategica tra il mondo della ricerca e gli operatori che si dedicano quotidianamente alla protezione dei diritti dell’infanzia.
La sua dichiarazione evidenzia come l’efficacia degli interventi si basi imprescindibilmente su dati rigorosi, analisi approfondite e evidenze scientifiche solide.
Per questo motivo, Save the Children ha creato il Polo Ricerche, una struttura permanente volta a consolidare la conoscenza sull’infanzia e l’adolescenza e a supportare i ricercatori che si dedicano a costruire un futuro più giusto e inclusivo per le nuove generazioni, andando oltre la semplice descrizione del presente.

Il premio, quindi, rappresenta un investimento cruciale nel capitale umano del Paese, un atto di speranza e un impegno concreto per garantire a ogni minore la possibilità di realizzare il proprio potenziale.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap