mercoledì 3 Settembre 2025
23.8 C
Catanzaro

La tragica scomparsa di Carlotta: indagine sulla gestione dell’emergenza.

La perdita di Carlotta La Croce, una giovane di dodici anni residente ad Amaroni, ha scosso profondamente la comunità calabrese e sollevato interrogativi urgenti sulla gestione delle emergenze sanitarie nel territorio.
Il decesso, avvenuto il 26 luglio successivo ad un trasferimento ospedaliero travagliato, ha innescato un’indagine ufficiale avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, guidata dal magistrato Francesca Del Cogliano, con l’obiettivo di vagliare con la massima scrupolosità le dinamiche che hanno portato alla tragica conclusione.

L’evento si è sviluppato in un contesto di apparente urgenza: Carlotta, colpita da un male improvviso, necessitava di cure specialistiche non disponibili presso l’ospedale di Soverato.
L’attesa, protrattasi per due ore, per il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale di Catanzaro, rappresenta un elemento critico che la Procura intende esaminare attentamente, valutando se tale prolungamento abbia inciso negativamente sulle possibilità di sopravvivenza della giovane.

Al fine di ricostruire la sequenza degli eventi e determinarne le cause, il pubblico ministero ha disposto un’autopsia, affidando l’incarico alla medico legale Isabella Aquila.

L’esame autoptico, programmato per le ore 10 del giorno successivo, si propone di accertare con precisione le condizioni mediche preesistenti, la natura del male che ha colpito Carlotta, e di valutare se le cure prestate, sia nella fase pre-ospedaliera che durante il trasferimento, siano state adeguate e tempestive.
In un gesto di tutela dei diritti di Carlotta e della sua famiglia, i genitori hanno nominato un consulente di parte, la dottoressa Katiuscia Bisogni, che sarà presente durante l’autopsia per garantire la massima trasparenza e per assistere la famiglia nella comprensione dei risultati dell’esame medico-legale.
La presenza di un consulente indipendente rafforza la necessità di un’indagine imparziale e completa, con l’obiettivo di fare luce sulle responsabilità che potrebbero essere state coinvolte.

L’inchiesta non si limita all’analisi delle cause immediate del decesso, ma mira anche a verificare l’efficienza del sistema sanitario locale, con particolare attenzione ai tempi di risposta delle emergenze, alla disponibilità di risorse specialistiche e alla coordinazione tra le diverse strutture ospedaliere.
La vicenda di Carlotta La Croce rappresenta un campanello d’allarme che impone una riflessione approfondita e un intervento risolutivo per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e prevenire il ripetersi di simili tragedie.
Il caso è destinato a riaccendere il dibattito sull’accessibilità alle cure e sull’importanza di garantire un servizio sanitario efficiente e tempestivo per tutti i cittadini, specialmente per i più vulnerabili.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -