Lamezia Terme è nuovamente scossa da un’ondata di intimidazioni che riaccendono i sospetti di una ripresa strutturata del fenomeno estorsivo, un’ombra che si era credevano di aver allontanato.
La recente escalation di atti vandalici, caratterizzati dall’utilizzo di ordigni esplosivi rudimentali, colpisce il tessuto commerciale locale, alimentando un clima di paura e incertezza tra commercianti e residenti.
Le esplosioni, avvenute in rapida successione, hanno colpito esercizi commerciali strategicamente situati in zone centrali e frequentate della città.
La prima, la notte scorsa, ha visto un ordigno detonare dinanzi ad un negozio di ottica in corso Nicotera, arteria nevralgica della vita economica lameziana.
Le fiamme e il boato hanno interrotto il silenzio notturno, richiedendo l’intervento immediato della polizia giudiziaria.
Gli agenti del Commissariato, impegnati nella raccolta di prove e testimonianze, stanno setacciando l’area alla ricerca di indizi che possano portare all’identificazione degli autori.
Precedentemente, un altro ordigno era stato ritrovato e fatto brillare all’ingresso di un negozio di abbigliamento in via XX Settembre, un’ulteriore dimostrazione dell’audacia e della determinazione di chi agisce nell’ombra.
Questi episodi si aggiungono ad un atto simile, verificatosi pochi giorni prima, che aveva visto una rivendita in franchising di prodotti per l’igiene essere presa di mira in via Miceli.
L’accostamento di questi eventi, la loro modalità e la scelta delle “vittime”, suggeriscono una strategia precisa e un’organizzazione criminale che sembra voler riaffermare il proprio potere attraverso la paura e l’intimidazione.
L’uso di esplosivi, seppur artigianali, segnala una volontà di creare un impatto psicologico forte, mirato a destabilizzare la comunità e a ricordare a commercianti e istituzioni la presenza di una forza oscura che esercita pressioni e chiede conto.
Le indagini, condotte a più livelli, mirano a ricostruire la dinamica degli eventi, individuare i responsabili e comprendere se questi atti siano collegati a dinamiche preesistenti o rappresentino un fenomeno nuovo.
L’attenzione è focalizzata non solo sull’individuazione dei materiali utilizzati per la fabbricazione degli ordigni, ma anche sull’analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area e sulla verifica di eventuali contatti tra le vittime.
La collaborazione con altre forze dell’ordine e la condivisione di informazioni a livello regionale sono elementi cruciali per sviscerare a fondo questa situazione e garantire un ritorno alla normalità e alla sicurezza a Lamezia Terme.
La comunità attende con ansia risultati concreti e rassicurazioni che confermino l’impegno delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata e la tutela del tessuto economico locale.







