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Madonna della Montagna: Novità e Sfide per la Festa a Polsi

La tradizionale solennità mariana della Madonna della Montagna di Polsi, un pilastro identitario per la comunità locale, si presenta quest’anno con una configurazione inedita.
La consueta novena, elemento imprescindibile di questo appuntamento devozionale, si svolgerà dunque nelle parrocchie e nelle comunità sparse, senza la presenza fisica dell’immagine processionale della Madonna, segno tangibile di una fede profondamente radicata.

Questa scelta, che rappresenta una netta rottura con la prassi consolidata, fa seguito a un acceso dibattito pubblico e a vivaci contestazioni emerse a San Luca in relazione alla proposta di trasferimento della festa allo stadio comunale di Locri, una soluzione considerata eccezionale e valida solo per l’anno corrente.

La decisione, assunta dal Consiglio di Amministrazione del Santuario di Polsi in una riunione a Locri, con la partecipazione del rettore, don Tonino Saraco, e del vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons.
Francesco Oliva, si è resa necessaria a seguito di una riflessione approfondita sulla sostenibilità delle celebrazioni nel luogo originario.

La Diocesi locrese ha ufficialmente comunicato che le attuali circostanze non permettono la realizzazione delle celebrazioni annuali nel Santuario di Polsi, né in altre sedi precedentemente valutate, tenendo conto delle indicazioni ricevute dalle autorità competenti.

La decisione di considerare uno spostamento, inizialmente ipotizzato per superare le difficoltà logistiche e strutturali, si è concretizzata in un ripensamento complessivo dell’organizzazione della festa.

Le precarie condizioni delle infrastrutture stradali che conducono al Santuario di Polsi, unitamente ai lavori di riqualificazione in corso, avevano reso difficoltoso l’accesso e compromesso la sicurezza delle celebrazioni.

Tuttavia, l’impatto emotivo e simbolico della festa, profondamente legato al luogo originario, ha portato a riconsiderare la soluzione dello spostamento.
L’assenza della tradizionale processione rappresenta una sfida per la comunità, ma anche un’opportunità per riscoprire la dimensione intima e personale della devozione mariana, focalizzandosi sull’essenza spirituale della festa.
Il Santuario di Polsi, custode di secoli di fede, rimane un punto di riferimento spirituale e un simbolo identitario per l’intera Diocesi, e la comunità si impegnerà a trovare nuove forme per onorare la Madonna della Montagna, preservando il significato profondo di questa solennità.

La speranza è che, in futuro, le circostanze possano evolversi, permettendo di ritornare alle celebrazioni tradizionali nel loro luogo originario, garantendo al contempo la sicurezza e l’accessibilità a tutti i fedeli.

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