La lotta alla mafia e all’usura, un percorso condiviso che trascende l’individualismo e abbraccia la collaborazione, emerge con forza da un recente convegno nazionale. La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, sottolinea come eventi di questo genere siano una testimonianza tangibile della necessità di un fronte comune, un’alleanza che si nutre di resilienza e condivisione di esperienze. L’affermazione, semplice ma densa di significato, “il contrario della solitudine è la vittoria sulla mafia”, racchiude un principio cardine: la forza della comunità, la solidarietà tra le vittime e l’impegno congiunto delle istituzioni sono elementi imprescindibili per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso.Tuttavia, la strada verso questa vittoria è costellata di ostacoli, spesso di natura burocratica. La presidente Colosimo evidenzia come la lentezza della macchina amministrativa possa compromettere la tempestività dell’azione di contrasto, rendendo difficile competere con la rapidità e l’adattabilità delle organizzazioni criminali. L’esempio delle vedove Luciani, pur giunto a una conclusione positiva con sentenze favorevoli, illustra concretamente le difficoltà incontrate nel concreto accesso ai benefici previsti, a causa di disallineamenti temporali derivanti da complessità burocratiche. È imperativo, quindi, accelerare i processi, semplificare le procedure e garantire un accesso più rapido e agevole per le vittime, affinché non si verifichino ulteriori ritardi che possano minare la loro speranza e il loro diritto alla giustizia.La commissaria straordinaria per le iniziative antiracket e antiusura, Mariagrazia Nicolò, conferma la solidità dell’impalcatura normativa esistente, nata a cavallo del millennio. Queste leggi, pur rappresentando un pilastro fondamentale, necessitano di un continuo aggiornamento per rispondere alle mutevoli strategie della criminalità organizzata. L’introduzione di figure di supporto specializzate, come gli esperti a sostegno delle vittime di usura dopo il riconoscimento legale, rappresenta un passo avanti significativo in questa direzione, dimostrando la volontà di affinare gli strumenti a disposizione e di fornire un supporto concreto e mirato a chi si trova ad affrontare queste difficili situazioni.La sfida, quindi, non risiede tanto nella revisione radicale delle leggi esistenti, quanto nell’interpretazione dinamica e nell’applicazione innovativa degli strumenti a disposizione, con un focus particolare sull’innovazione tecnologica e l’utilizzo di nuove forme di collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini. È fondamentale, inoltre, promuovere una cultura della legalità e della consapevolezza, che coinvolga attivamente le comunità locali e che contrasti l’omertà, creando un clima di fiducia e di trasparenza che favorisca l’emersione dei fatti e la denuncia dei reati. Solo attraverso un approccio sinergico e multidisciplinare sarà possibile sconfiggere la mafia e l’usura, restituendo dignità e speranza a chi ne è vittima.
Mafia e Usura: La Comunità Contro la Criminalità
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