L’alba di oggi ha portato con sé un nuovo, drammatico episodio nel Mediterraneo: l’approdo a Roccella Jonica di una imbarcazione proveniente dal Bangladesh. Quaranta uomini, in una precaria imbarcazione in vetroresina, sono stati intercettati dalla Guardia Costiera a oltre 170 miglia nautiche dalla costa calabrese, una distanza che testimonia la pericolosità e la disperazione che spingono queste persone ad affrontare un viaggio così arduo.La navigazione, evidentemente, si è rivelata fonte di ulteriori sofferenze. Uno dei migranti versa in condizioni preoccupanti, presentando ustioni agli arti superiori e inferiori, lesioni compatibili con il contatto accidentale con il carburante utilizzato per alimentare i fuoribordo, un dettaglio che sottolinea la fragilità e la precarietà dell’imbarcazione e delle condizioni in cui questi uomini hanno viaggiato.L’intervento tempestivo della Guardia Costiera ha permesso il trasbordo dei migranti a bordo di una motovedetta, garantendo la loro conduzione in sicurezza verso il porto di Roccella Jonica. Qui, un protocollo di accoglienza ben definito, orchestrato congiuntamente dalle forze dell’ordine e dal personale medico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ha permesso di effettuare una prima valutazione delle condizioni di salute e di necessità.Successivamente, i migranti sono stati affidati ai volontari della Croce Rossa, che si sono presi cura del loro immediato benessere, sistemandoli temporaneamente nel Centro di Prima Accoglienza e Soccorso allestito nell’area portuale. Questo gesto di umanità si inserisce in un contesto più ampio: l’episodio di oggi rappresenta il nono sbarco di migranti registrato nel porto di Roccella Jonica negli ultimi tre mesi, un dato che evidenzia la persistenza e l’intensità dei flussi migratori attraverso il Mar Mediterraneo.Oltre all’emergenza umanitaria immediata, questi ripetuti sbarchi sollevano questioni complesse relative alle cause profonde delle migrazioni, alle rotte utilizzate, alle responsabilità internazionali e alla necessità di politiche migratorie più efficaci e umane, capaci di affrontare le radici del fenomeno e di garantire la dignità e la protezione di persone vulnerabili. L’episodio di oggi, purtroppo, è solo un tassello di una narrazione più vasta, fatta di speranze, di rischi e di sofferenze che si infrangono sulle coste italiane.
Mediterraneo, drammatico approdo a Roccella Jonica: nove sbarchi in tre mesi.
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