La transizione verso una mobilità sostenibile in Calabria si rivela un percorso irto di sfide, con progressi modesti che non corrispondono all’urgenza di rinnovare un parco veicolare profondamente datato. Un’analisi condotta dal Centro Studi di AutoScout24, basata su dati ACI e in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, dipinge un quadro preoccupante: quasi l’85% delle vetture in circolazione presentano classi di emissione Euro 4 o inferiori, un dato che sottolinea l’inadeguatezza delle attuali politiche di incentivazione e l’arretratezza infrastrutturale regionale.La presenza di veicoli con classi Euro 0-1 raggiunge quasi il 18% del parco circolante, evidenziando un’eredità di scelte tecnologiche obsolete con impatti significativi sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica. La penetrazione delle auto elettriche, a soli lo 0,2% del totale, e delle ibride, che portano la quota complessiva al 3,3%, riflette una lenta adozione, ostacolata da fattori quali l’elevato costo dei veicoli a emissioni zero, la scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica e la resistenza al cambiamento culturale.La vetustà del parco auto calabrese è un altro elemento critico: quasi il 60% dei veicoli ha più di 15 anni, un indicatore di obsolescenza che contribuisce all’aumento delle emissioni inquinanti e alla riduzione dell’efficienza energetica. Questa situazione non è solo un problema ambientale, ma anche un freno allo sviluppo economico, poiché un parco auto obsoleto incide negativamente sulla produttività e sulla competitività regionale.La soluzione non risiede unicamente nella transizione verso l’elettrico, benché quest’ultimo rappresenti una componente essenziale del futuro della mobilità. È altrettanto cruciale promuovere l’adozione di veicoli con alimentazioni tradizionali di nuova generazione, dotati di tecnologie avanzate per ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza.Il mercato digitale offre un’opportunità concreta per accelerare questo processo di rinnovamento. La vasta offerta di auto nuove e usate, ibride, elettriche, a benzina e diesel di ultima generazione, consente ai consumatori di accedere a veicoli di qualità a prezzi più accessibili, incentivando un graduale “svecchiamento” del parco circolante.AutoScout24, in particolare, testimonia questa tendenza, con il 57% delle auto presenti in offerta di classe Euro 6, il 21% ibrido ed elettrico, e quasi la metà con meno di 5 anni di età, un dato significativamente migliore rispetto alla media delle auto attualmente in circolazione nella regione.Analisi provinciali rivelano differenze significative nell’adozione di veicoli a basse emissioni: Catanzaro si distingue con una percentuale del 4,1%, seguita da Reggio Calabria (3,2%), Cosenza (3,1%), Crotone (2,9%) e Vibo Valentia (2,9%). Allo stesso tempo, la provincia di Crotone presenta la più alta concentrazione di veicoli a basse classi ambientali (Euro 0-4), seguita da Vibo Valentia, Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro. La provincia di Vibo Valentia si caratterizza, inoltre, per la maggiore incidenza di veicoli Euro 0 e 1.Per affrontare questa sfida complessa, è necessario un approccio integrato che preveda non solo incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni, ma anche investimenti in infrastrutture di ricarica, campagne di sensibilizzazione sull’importanza della mobilità sostenibile e politiche di incentivazione del rinnovo del parco auto, mirando a un cambiamento strutturale e duraturo nel panorama della mobilità calabrese.
Mobilità sostenibile in Calabria: un parco auto da rinnovare.
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