L’impegno incessante delle forze dell’ordine, come testimoniato dall’operazione odierna, proietta la ‘ndrangheta al centro di un sistema criminale globale, con un ruolo sempre più pervasivo nel traffico internazionale di cocaina.
Il Procuratore della Repubblica facente funzioni di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha sottolineato come le dinamiche in atto non siano più episodi isolati, ma si configurino come elementi di un’organizzazione complessa e strutturata, definibile a pieno titolo “sistema criminale integrato”.
L’indagine, che ha portato all’emissione di ventuno ordinanze di custodia cautelare, ha svelato la stratificazione di attività criminali interconnesse.
Si è delineato un modello di gestione del traffico di stupefacenti caratterizzato da una divisione del lavoro sofisticata e specializzata.
Un gruppo si dedicava all’approvvigionamento della cocaina, stabilendo e mantenendo contatti diretti con i cartelli sudamericani, epicentro della produzione e distribuzione globale.
Altri individui, invece, si occupavano della coltivazione di canapa indiana, trasformandola in marijuana destinata a canali di commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio, ampliando il ventaglio delle attività illecite.
L’operazione ha fatto luce su un tentativo ambizioso di importazione di trecento chilogrammi di cocaina, una transazione potenzialmente in grado di generare un profitto superiore ai trenta milioni di euro per l’organizzazione.
La capacità di movimentare quantità così ingenti di stupefacente testimonia la potenza finanziaria e logistica della ‘ndrangheta.
Un episodio emblematico è l’intercettazione, presso l’aeroporto di Ciampino, di un pacco contenente un chilo di cocaina di elevata purezza, affidato a un corriere apparentemente estraneo alla vicenda, un dettaglio che evidenzia la perizia e la capacità di ricorso a strumenti diversivi utilizzati dall’organizzazione.
L’evoluzione del modello criminale ‘ndranghetista non si limita alla mera movimentazione di stupefacente; si tratta di un’integrazione verticale che abbraccia ogni fase, dall’approvvigionamento alla distribuzione, passando per la coltivazione e la trasformazione.
La presenza di “corrieri inconsapevoli” o compiacenti, l’utilizzo di rotte complesse e sofisticate tecniche di occultamento, e la capacità di corrompere o intimidire figure chiave all’interno delle istituzioni, sono tutti elementi che contribuiscono a rendere particolarmente difficile la lotta alla criminalità organizzata.
La ‘ndrangheta, agendo come un vero e proprio “sistema”, è in grado di reinvestire i profitti illeciti in attività legali, aumentando la sua influenza e rendendo sempre più difficile la sua identificazione e contrasto.
L’operazione di Reggio Calabria rappresenta, dunque, un tassello importante in un quadro più ampio che richiede un impegno congiunto a livello nazionale e internazionale.