La Calabria si appresta ad affrontare un’ondata di calore particolarmente intensa, una sfida che impone un’azione preventiva e coordinata su diversi fronti. L’ordinanza emessa dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, anticipata al 10 giugno, rappresenta la prima linea di difesa, sospendendo le attività lavorative più a rischio – agricoltura, florovivaistica, edilizia e settori affini – nelle giornate classificate a “rischio alto”. Questa misura, lungi dall’essere una semplice restrizione, è un atto di tutela verso i lavoratori esposti a temperature estreme, riconoscendo l’impatto del calore sulla salute e la necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose.Reggio Calabria, città pilota nella gestione dell’emergenza calore, si distingue come membro attivo della rete di comuni dotati di un piano caldo, una piattaforma digitale che funge da punto di riferimento per informazioni aggiornate e indicazioni utili. Il passaggio dal “bollino rosso” al “bollino giallo” segnala un’intensità minore, ma non attenuata, del rischio, con temperature percepite che potrebbero superare i 36 gradi Celsius. Il sistema di allerta precoce, in costante evoluzione, mira a fornire alla popolazione strumenti di consapevolezza e preparazione.L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco” di Catanzaro ha implementato un piano di risposta all’emergenza calore dettagliato, volto a garantire l’assistenza sanitaria ottimale. Oltre a postazioni di osservazione intensiva, dotate di sistemi di ventilazione avanzati, sono state previste soluzioni di ampliamento della capacità ricettiva, predisponendo sale adiacenti al pronto soccorso per far fronte a un afflusso improvviso di pazienti. Un potenziamento significativo del pronto soccorso, con l’impiego di trenta specializzandi, distribuito su turni mattutini e pomeridiani, garantirà una risposta rapida ed efficace ai codici di minor gravità, liberando risorse per le emergenze più urgenti.Il rischio idrico, un fattore di vulnerabilità cronica per la regione, richiede un approccio strategico e sostenibile. Il Piano Antincendio Boschivo 2025, recentemente presentato, introduce tecnologie all’avanguardia, come l’utilizzo estensivo di droni dotati di autonomia operativa di 24 ore, in grado di monitorare vaste aree boschive senza interruzioni. Questo sistema di sorveglianza aerea costante rappresenta un salto di qualità nella prevenzione degli incendi, consentendo una risposta rapida e mirata.Parallelamente, sono stati stanziati fondi ingenti per interventi mirati alla riduzione della scarsità idrica. Il piano di azione include il potenziamento delle infrastrutture idriche, la drastica diminuzione delle perdite di acqua lungo le reti di distribuzione e l’ottimizzazione dei sistemi di captazione e distribuzione. Queste misure, integrate da strategie di gestione efficiente delle risorse idriche, mirano a migliorare la resilienza della regione di fronte alla crescente minaccia della siccità, garantendo un accesso equo e sostenibile all’acqua per tutti i cittadini. L’obiettivo ultimo è costruire una Calabria più resiliente e preparata ad affrontare le sfide ambientali del futuro.
Ondata di Calore in Calabria: Occhiuto vara misure di protezione
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