Operazione Shock: Scoperto Traffico di Armi e Droga a Vibo

Un’operazione complessa e meticolosa, condotta da una task force della Squadra Mobile di Vibo Valentia con il supporto logistico del Posto Fisso di Tropea, ha portato alla luce un’infrastruttura occulta legata al traffico di armi e sostanze stupefacenti all’interno di un complesso di edilizia popolare.

L’indagine, scaturita da una crescente preoccupazione per la sicurezza nel quartiere e da segnalazioni di attività sospette, ha rivelato un sistema di occultamento e distribuzione che si estendeva su diverse aree e coinvolgeva un individuo chiave, ora in stato di arresto.
Le perquisizioni, eseguite con la massima accuratezza e nel rispetto delle procedure legali, hanno permesso di recuperare un arsenale di armi e munizioni, elemento centrale di un potenziale pericolo per la collettività.
La scoperta di una pistola a salve, abilmente trasformata per l’uso illegale, unitamente a 48 cartucce di piccolo calibro, nascoste in un luogo facilmente accessibile, evidenzia la volontà di rendere disponibili armi a soggetti non autorizzati, alimentando un clima di insicurezza diffusa.

L’analisi del contesto urbano ha permesso di localizzare ulteriori depositi di munizioni, tra cui proiettili di diverso calibro, rinvenuti in un’area marginale e in un veicolo abbandonato, quest’ultimo contenente inoltre componenti di armi artigianali e sofisticati silenziatori, indicatori di una capacità di produzione e modifica di armi che suggerisce un livello di organizzazione più elevato di quanto inizialmente ipotizzato.
Un’anomalia olfattiva, un intenso odore di marijuana, ha indirizzato l’attenzione degli agenti verso una cantina, vero e proprio epicentro dell’attività illecita.

La perquisizione ha svelato un laboratorio di stoccaggio e confezionamento di stupefacenti, con la presenza di un fucile a canne mozze privo di segni identificativi, un elemento che solleva interrogativi sulla sua provenienza e sul suo utilizzo.
L’ingente quantità di marijuana sequestrata, unitamente alla presenza di cocaina e del materiale per la pesatura e il confezionamento, conferma l’esistenza di un’attività di spaccio su vasta scala, destinata a contaminare il tessuto sociale locale.
La ricerca di collegamenti e ulteriori depositi ha portato al rinvenimento di un altro ingente quantitativo di marijuana, confezionato con lo stesso metodo utilizzato nella cantina, in un’intercapedine di un edificio adiacente, rafforzando l’ipotesi di una rete strutturata e ramificata.

L’arresto dell’individuo responsabile, accusato di detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione, possesso abusivo di munizioni e spaccio di stupefacenti, rappresenta un duro colpo per questa organizzazione criminale.
L’operazione, al di là del sequestro del materiale illecito, mira a disarticolare le dinamiche criminali che affliggono il quartiere, restituendo alla comunità un senso di sicurezza e legalità.

Ulteriori indagini sono in corso per identificare eventuali complici e ricostruire completamente la filiera criminale.

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