giovedì 21 Agosto 2025
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Ragazzi migranti a Crotone: un grido di speranza per Gaza.

Un atto di profonda umanità e resilienza si è manifestato a Crotone, durante la cerimonia del Premio Letterario Caccuri, dove un gruppo di minori stranieri non accompagnati, ospiti della comunità accogliente Cas Sabir, ha espresso la propria solidarietà al popolo palestinese.

Il gesto, un silenzioso ma eloquente striscione con la scritta “Sogna Gaza Sogna”, è stato un epilogo toccante a una serata dedicata alla memoria e alla riflessione sull’esperienza migratoria.

L’iniziativa, profondamente radicata nell’esperienza vissuta dai ragazzi, è nata a conclusione della performance teatrale “Sogna Ragazzo Sogna”.
Quest’opera, frutto dell’impegno artistico dei giovani migranti provenienti da Pakistan, Egitto, Tunisia, Gambia, Bangladesh e Costa d’Avorio, si ispira alla celebre canzone di Roberto Vecchioni e incarna il viaggio interiore ed esteriore di questi adolescenti, agganciati alla vita tra i 14 e i 17 anni, che hanno lasciato alle spalle case, famiglie e identità per cercare un futuro incerto.
La performance, intensamente emotiva, ha commosso il pubblico, arricchita dal videomessaggio introduttivo dello stesso Vecchioni, una sorta di benedizione artistica a un’iniziativa che celebra la speranza e la dignità.

Lo striscione, presentato insieme ai messaggi personali dei ragazzi, rappresentava un atto di empatia, un ponte di comprensione che unisce due realtà segnate dalla sofferenza e dalla ricerca di un futuro.

Il gesto, sostenuto dagli operatori del centro, ha superato la semplice manifestazione di solidarietà, trasformandosi in una dichiarazione di principi: il diritto di sognare, il diritto alla speranza, il diritto di essere ascoltati.

La serata, interamente dedicata alla memoria del tragico naufragio di Cutro, si è configurata come un momento di riflessione più ampio sull’immigrazione e sulle sue implicazioni umane.

La proiezione del docufilm “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti ha contribuito a creare un’atmosfera di profonda commozione, ponendo l’accento sulla fragilità della vita e sulla necessità di un’accoglienza dignitosa.

Un talk successivo, moderato dalla giornalista Paola Bottero, ha visto la partecipazione del regista Calopresti, del presidente della Calabria Film Commission Gianvito Casadonte, del direttore de il Crotonese Giuseppe Pipita e della presidente di Sabir, Manuelita Scigliano, offrendo spunti di analisi e proposte per affrontare le sfide legate all’immigrazione, non solo in termini di gestione dei flussi, ma soprattutto di integrazione e di riconoscimento della dignità umana.

L’evento ha rappresentato un’occasione per riaffermare l’importanza di un approccio umanitario e di una cultura dell’accoglienza, in grado di trasformare la sofferenza in speranza e di costruire ponti tra culture diverse.

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