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giovedì 30 Ottobre 2025

Reggio Calabria: Arrestati per Estorsione Mafiosa, Imprenditore Rompe il Silenzio

Reggio Calabria: Denuncia di Estorsione Mafiosa Porta all’Arresto di Due Presunti Affiliati, un Imprenditore Rompe il Silenzio e Svela una Rete di Intimidazioni e FurtiUn distributore di carburante di Reggio Calabria è al centro di un’indagine che svela un tentativo di estorsione aggravato dal metodo mafioso, culminato nell’arresto di due individui.
L’imprenditore, vittima di un’escalation di intimidazioni che spaziavano dal furto di telecamere di sorveglianza all’occupazione abusiva del distributore con un gazebo e la vendita di frutta, ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto.
La richiesta estorsiva, quantificata in 120.000 euro, mirava a costringere l’imprenditore a collaborare con figure di riferimento della ‘ndrangheta locale.

Il rifiuto della vittima ha innescato un’ulteriore ondata di pressione, che ha incluso un pedinamento volto a intimidirlo fino sotto la sua abitazione.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Gip distrettuale su richiesta dei sostituti procuratori Giuseppe Borrelli, Walter Ignazitto e Sara Parezzan, getta luce su un tentativo di infiltrazione mafiosa in un settore economico locale, e sottolinea l’importanza della denuncia da parte delle vittime per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.
L’azione dell’imprenditore, sfidando il muro del silenzio, si rivela un atto di resistenza cruciale nella lotta contro la ‘ndrangheta.

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