L’indagine Passi 2023-2024 offre un’istantanea complessa della salute percepita e dei comportamenti legati al benessere degli adulti calabresi (18-69 anni), delineando un panorama che, pur allineandosi in parte con le tendenze nazionali, rivela aree di vulnerabilità e margini di miglioramento cruciali.
Il dato più evidente è che tre quarti della popolazione adulta calabrese esprimono una valutazione positiva del proprio stato di salute, una percentuale equiparabile alla media nazionale.
Tuttavia, questo indicatore aggregato maschera una stratificazione più articolata.
Dietro la facciata di un benessere percepito diffuso, si celano disparità significative legate a fattori socioeconomici, genere, età e la presenza di condizioni croniche.
Le persone con risorse limitate, un basso livello di istruzione o afflitte da disturbi depressivi tendono a riferire una minore qualità di vita e una percezione più negativa del proprio stato di salute, evidenziando come il benessere sia intrinsecamente legato al contesto sociale ed economico in cui si vive.
Un elemento critico emerso dall’indagine è il numero di giorni vissuti in cattiva salute nel mese precedente l’intervista.
Sebbene leggermente inferiore alla media nazionale, con un peso rilevante attribuibile a problematiche fisiche e psicologiche, questo dato quantifica la reale esperienza di sofferenza vissuta da una parte della popolazione.
L’impatto di queste condizioni sulla capacità di svolgere le attività quotidiane, confermato dal numero di giorni di limitazione funzionale, sottolinea la necessità di interventi mirati a migliorare la gestione delle malattie croniche e a promuovere il benessere psicologico.
L’analisi dello stile di vita rivela ulteriori criticità.
La prevalenza di sovrappeso e obesità, leggermente superiore alla media nazionale, rappresenta un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di patologie cardiovascolari, diabete e altre complicanze metaboliche.
La scarsa aderenza alle raccomandazioni mediche relative alla perdita di peso, con una percentuale limitata di persone che ricevono un consiglio specifico, evidenzia un potenziale disallineamento tra le indicazioni cliniche e l’adozione di comportamenti salutari.
Un quadro simile si riscontra nell’ambito dell’attività fisica.
La prevalenza di sedentarietà, superiore alla media nazionale, contribuisce a un circolo vizioso di inattività fisica e rischio di malattie croniche.
La scarsa sensibilizzazione e il limitato incoraggiamento da parte degli operatori sanitari a incrementare l’attività fisica rappresentano un’opportunità mancata per promuovere abitudini più attive e salutari.
Infine, la copertura degli screening mammografici, inferiore alla media nazionale, solleva preoccupazioni in merito alla prevenzione del cancro al seno, una delle principali cause di morte tra le donne.
Questo dato suggerisce la necessità di intensificare gli sforzi per aumentare la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce e migliorare l’accesso ai servizi di screening.In conclusione, i dati Passi 2023-2024 dipingono un quadro complesso della salute calabrese, caratterizzato da una percezione generalmente positiva, ma gravata da criticità strutturali che richiedono interventi mirati.
Un approccio integrato, che coinvolga operatori sanitari, istituzioni e comunità, è essenziale per promuovere stili di vita più sani, rafforzare la prevenzione e migliorare la qualità della vita della popolazione adulta calabrese, riducendo le disparità e garantendo un futuro più sano e prospero.
L’accento deve essere posto non solo sulla cura della malattia, ma anche e soprattutto sulla promozione del benessere e sulla prevenzione, affrontando i determinanti sociali della salute e valorizzando il ruolo attivo della comunità.








