cityfood
cityeventi
mercoledì 5 Novembre 2025

Scalea, rapina e violenza: arrestati tre uomini, shock nella comunità.

Nella quiete notturna del 21 maggio, l’apparente serenità di Piano Grande, frazione di Scalea, è stata brutalmente violata da un’azione criminale che ha scosso la comunità.
A conclusione di un’approfondita indagine, i Carabinieri della Compagnia di Scalea, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Paola su richiesta della Procura, hanno arrestato tre individui, gravati da pesanti accuse che includono rapina aggravata, violenza sessuale, lesioni personali gravissime e sequestro di persona.

Il crimine, premeditato e caratterizzato da una violenza inaudita, ha visto l’intrusione di tre uomini nell’abitazione di una coppia di anziani, rispettivamente di 72 e 84 anni.

Secondo l’accusa, i responsabili, di origine romena, dopo aver forzato un infisso, si sono introdotti nell’immobile armati di coltello e pistola, perpetrando un’aggressione fisica e psicologica nei confronti dei coniugi.

Il raid non si è limitato alla sottrazione di denaro e gioielli in oro, ma ha incluso atti di coercizione, costringendo l’uomo a immobilizzazione e sottoponendo la donna a una violenza sessuale inaudita, con conseguenti lesioni fisiche significative per entrambe le vittime.
L’inchiesta, avviata immediatamente dopo la denuncia, ha subito un impulso decisivo grazie alla meticolosa raccolta di prove.

Oltre alle deposizioni traumatiche delle vittime, fondamentali si sono rivelate l’analisi dei filmati di videosorveglianza e, soprattutto, le intercettazioni telefoniche e ambientali.
La complessità della comunicazione tra i presunti responsabili, condotta in un linguaggio criptico e ricorrendo al dialetto Romanés, ha rappresentato una sfida interpretativa che i Carabinieri hanno saputo superare grazie alla competenza linguistica e all’ausilio di esperti.

Elementi cruciali sono emersi anche dall’attività del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina.
Attraverso sofisticate tecniche di analisi del DNA, sono state riscontrate corrispondenze genetiche tra i profili degli indagati e le tracce biologiche recuperate sulla scena del crimine e sugli indumenti della vittima.

Tali accertamenti, condotti con metodologie all’avanguardia, hanno permesso di ricostruire, con un livello di dettaglio senza precedenti, la storia del crimine e di collegare gli indagati alle prove raccolte.

La localizzazione e l’arresto dei tre, resi in precedenza inafferrabili, sono stati resi possibili grazie all’impiego di tecnologie di monitoraggio avanzate, tra cui un drone, che ha permesso agli investigatori di individuarli.
Durante l’operazione di cattura, uno dei ricercati ha tentato una fuga disperata attraverso i tetti, venendo però prontamente inseguito e bloccato dai Carabinieri, a testimonianza della loro determinazione nel portare a termine questa delicata operazione.

L’evento solleva importanti interrogativi sulla sicurezza delle fasce più vulnerabili della popolazione e sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione del crimine.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap