Con profonda amarezza e un senso di ingiustizia palpabile, il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, ha espresso la sua indignazione in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Consiglio comunale, una misura caldeggiata dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
La decisione, presentata come risposta a presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata, appare al sindaco come un atto di gravità inaudita, basato su presupposti fragili e privo di una solida verifica dei fatti.
Il provvedimento rappresenta, a suo avviso, una ferita profonda per l’intera comunità altomontese, non solo per la sua istituzione comunale.
Esso getta un’ombra ingiustificata su un territorio che, nonostante le difficoltà intrinseche a molte realtà del Mezzogiorno, si è costantemente impegnato nella promozione dello sviluppo sostenibile, nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella costruzione di una società civile attiva e responsabile.
La decisione rischia di compromettere anni di lavoro proficuo, di progetti concreti e di relazioni positive costruite con impegno e dedizione.
Coppola sottolinea con forza la necessità di una revisione critica delle motivazioni alla base dello scioglimento, auspicando un’indagine più approfondita e trasparente, che possa accertare la veridicità delle accuse e chiarire i criteri utilizzati per la loro valutazione.
Il sindaco si riserva di tutelare, con ogni mezzo legale a disposizione, l’onore, la reputazione e l’immagine non solo del Consiglio comunale, ma dell’intera comunità altomontese, dei suoi amministratori, passati e presenti, e di tutti coloro che hanno contribuito con passione e dedizione alla crescita e al progresso del territorio.
Il sindaco ringrazia sentitamente tutti coloro che hanno sostenuto l’amministrazione comunale in questi anni, riconoscendo il loro contributo essenziale e rinnovando il proprio impegno a non abbandonarli di fronte a questa difficile prova.
Egli esprime inoltre la propria fiducia nella giustizia e nella verità, ritenendo che, alla fine, la ragione prevarrà e che l’innocenza sarà riconosciuta.
Il momento è gravido di incertezza, ma la volontà di difendere i valori fondamentali della legalità e della trasparenza rimane salda, alimentata dalla consapevolezza che la verità, per quanto a volte possa sembrare nascosta, è destinata a riemergere.
Il futuro amministrativo di Altomend






