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Scomparsa del dottor Blaganò: indagini avviate, sospetto di sequestro

La scomparsa del dottor Antonio Blaganò, stimato medico 67enne di Nocera Terinese, ha scatenato un’ondata di apprensione e sollevato interrogativi inquietanti.

La richiesta formale di iscrizione di una notizia di reato, avanzata dal figlio Mario Blaganò, riflette una profonda preoccupazione per la natura dei fatti e la necessità di innescare procedure investigative più approfondite rispetto alla semplice ricerca di una persona scomparsa.
L’istanza si basa sulla comprensione che solo l’attivazione di un’indagine formale consente l’accesso a strumenti tecnici cruciali, come l’analisi dettagliata dei tabulati telefonici, la ricostruzione degli spostamenti attraverso dati delle celle telefoniche e l’acquisizione di immagini da telecamere di sorveglianza e sistemi di rilevamento targhe.

La famiglia Blaganò non condivide l’ipotesi di una scomparsa accidentale o volontaria.

Il dottor Blaganò, infatti, ha lasciato in ufficio effetti personali, interrompendo bruscamente il suo turno lavorativo, circostanze anomale che suggeriscono un intervento esterno.

L’assenza di comunicazioni, la mancanza di un piano di viaggio e le circostanze poco chiare del suo ultimo giorno di lavoro alimentano il sospetto di un sequestro o di un atto di violenza.

Mario Blaganò sottolinea l’urgenza di verificare se il medico abbia ricevuto chiamate sospette e, in caso affermativo, se siano state avviate le procedure adeguate per rintracciare l’origine di tali comunicazioni.

La possibilità che il dottor Blaganò sia stato spostato in luogo diverso dalla sua auto, trovata in una zona impervia, non è stata esclusa.
La ricerca, coordinata dal Prefetto Castrese De Rosa, coinvolge un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine e soccorritori.

Carabinieri, militari dello Squadrone Cacciatori, Soccorso alpino della Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Soccorso alpino e speleologico della Calabria, insieme a un supporto aereo con elicotteri e droni, sono impegnati nella perlustrazione della zona di Galasso, un territorio montuoso tra San Mango D’Aquino e Nocera Terinese.

A supporto delle operazioni sono impiegate unità cinofile, cani molecolari e squadre di volontari della Protezione Civile.

L’analisi dei sentieri tracciati dai cani da ricerca sta indirizzando i soccorsi verso un versante di 600 metri quadrati, caratterizzato da un declivio ripido e una vegetazione fitta, dove operano unità specializzate dei Vigili del Fuoco e del Gruppo speleologico della Guardia di Finanza.

Il Prefetto ha espresso gratitudine per l’impegno costante e indefesso delle squadre di soccorso, ribadendo l’intenzione di proseguire le ricerche e di organizzare un nuovo punto stampa per aggiornare la comunità sull’evolversi della situazione.

La priorità rimane la localizzazione del dottor Antonio Blaganò e l’accertamento delle circostanze che hanno portato alla sua scomparsa.

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