giovedì 14 Agosto 2025
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Catanzaro

TAR di Catanzaro: vittoria Calabria contro stoccaggio rifiuti a Crotone

La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catanzaro rappresenta una pietra miliare nella complessa vicenda della gestione dei rifiuti speciali derivanti dalla bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone, un’area fortemente contaminata e oggetto di interventi di riqualificazione ambientale da parte di Eni Rewind.
La Regione Calabria, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha ottenuto ragione nel ricorso presentato contro il Ministero dell’Ambiente e il Commissario Straordinario incaricato della bonifica, con un dispositivo che annulla il decreto ministeriale e l’ordinanza precedentemente emessi.
Questa decisione segna un netto rifiuto a configurare il territorio crotonese come mero deposito per scorie industriali, una percezione che affligge da tempo la comunità locale e che alimenta un profondo senso di ingiustizia.
La scelta di Crotone come sito di stoccaggio era stata motivata da esigenze operative legate alla vastità dell’intervento di bonifica e dalla necessità di gestire ingenti quantità di materiali contaminati, ma la Regione ha contestato la legittimità di una decisione che rischiava di perpetuare una situazione di vulnerabilità ambientale e di penalizzare un territorio già provato da criticità socio-economiche.

L’annullamento del decreto e dell’ordinanza non è solo una vittoria legale, ma anche un atto di coraggio politico e amministrativo.
La Regione Calabria, prendendo posizione contro interessi economici di notevole portata, ha dimostrato un impegno concreto nella tutela della salute pubblica e nella salvaguardia dell’ambiente.

Questa battaglia, lungi dall’essere conclusa, apre a nuove prospettive per la gestione dei rifiuti speciali, che dovranno essere individuati in siti alternativi, conformi alle normative europee e nazionali, e che tengano conto della sensibilità delle comunità locali.
La vicenda crotonese solleva interrogativi cruciali sulla pianificazione territoriale, sulla responsabilità delle imprese nella gestione dei rifiuti e sulla necessità di promuovere una cultura della sostenibilità ambientale.

L’azione della Regione Calabria invita a ripensare il modello di sviluppo, orientandolo verso pratiche più responsabili e inclusive, che mettano al centro il benessere delle persone e la preservazione del territorio.
La “battaglia di civiltà” intrapresa dalla Regione, come sottolineato dal Presidente Occhiuto, non si limita alla tutela del territorio crotonese, ma rappresenta un monito per l’intera nazione, affinché si eviti di trasformare le aree più fragili in semplici “discariche d’Italia”.
La sentenza del TAR, pertanto, costituisce un punto di svolta verso un futuro più equo e sostenibile per la Calabria e per l’intero Paese.

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