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lunedì 27 Ottobre 2025

Tempesta furiosa in Calabria: danni e paura a Cosenza e Catanzaro

Nella notte, una violenta tempesta ha investito la Calabria meridionale, concentrando la sua furia sulle province di Cosenza e Catanzaro.
Un vento impetuoso, caratterizzato da raffiche eccezionali che hanno superato la soglia critica dei 100 chilometri orari, ha messo a dura prova la resilienza del territorio e delle infrastrutture.

L’intensità del fenomeno ha provocato danni significativi, manifestati attraverso la caduta di alberi secolari, sradicati dalle loro radici o spezzati al tronco, e la rimozione di cartelloni pubblicitari, che hanno rischiato di trasformarsi in pericolosi proiettili volanti.

A Cosenza, la forza distruttiva del vento ha raggiunto livelli allarmanti, causando il parziale crollo del tetto di un’abitazione, evidenziando la vulnerabilità delle strutture edilizie meno recenti.

Un evento particolarmente emblematico si è verificato a Catanzaro, dove un maestoso albero, testimone silenzioso della storia cittadina e situato in prossimità della Basilica dell’Immacolata, un punto di riferimento spirituale e architettonico del centro storico, è stato spezzato alla base, precipitando con un fragore assordante.

Questo episodio, oltre al danno materiale, ha rappresentato una perdita per il patrimonio arboreo e per l’identità paesaggistica della città.
L’emergenza ha richiesto l’intervento tempestivo e coordinato dei vigili del fuoco, che hanno lavorato incessantemente per rimuovere gli ostacoli, mettere in sicurezza le aree interessate e prevenire ulteriori rischi per la popolazione.
Nonostante la gravità della situazione e l’estensione dei danni, fortunatamente non si sono registrati feriti o vittime, un risultato positivo attribuibile alla tempestività degli interventi e alla prontezza di risposta della comunità.

Al mattino, un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche ha segnato il ritorno alla normalità, con il vento che ha progressivamente diminuito la sua intensità, rientrando nei parametri fisiologici.

La tempesta, sebbene breve, ha lasciato un segno tangibile sul territorio, sollecitando una riflessione più ampia sulla necessità di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di potenziamento della resilienza delle infrastrutture, soprattutto in un contesto climatico in rapida evoluzione, dove eventi estremi come questo rischiano di ripetersi con maggiore frequenza e intensità.
L’episodio rappresenta un monito all’adeguamento delle politiche di pianificazione urbana e alla promozione di pratiche di gestione del territorio più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

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