Un’indagine conclamatoria, durata anni, ha svelato un’articolata rete criminale dedita al traffico di migranti nel Mediterraneo orientale, estendendo le sue radici da un lato alla Calabria, dall’altro a Puglia e Sicilia. Tra il 2017 e il 2022, oltre diecimila persone hanno affrontato viaggi perigliosi, testimoniando non solo un flusso migratorio, ma un’attività criminale sofisticata e transnazionale. Lo ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, nel presentare l’operazione che ha portato all’arresto di venticinque individui, figure chiave in un’organizzazione dedita allo sfruttamento della disperazione umana.L’inchiesta ha ricostruito un modello operativo complesso, non un insieme di episodi isolati, ma una struttura criminale ben oliata. Il procuratore Lombardo ha identificato quattro distinte, ma interconnesse, “unità” associative, capaci di adattare le loro strategie in risposta a un contesto geopolitico in costante evoluzione. Questa capacità di adattamento suggerisce un’organizzazione di livello superiore, in grado di analizzare e sfruttare le vulnerabilità dei sistemi di controllo e le dinamiche regionali. La scala del traffico, con prezzi variabili tra i cinquemila e i dodicimila euro per ogni migrante, riflette una profonda spietatezza e un calcolo economico brutale.Le indagini hanno richiesto un’imponente collaborazione internazionale, coinvolgendo nazioni come Malta, Polonia, Grecia, Albania, Georgia, Montenegro, Turchia, Slovacchia, Ucraina e Moldavia. Queste interazioni, al di là delle consuete relazioni di cooperazione con paesi tradizionalmente legati all’Italia, hanno portato alla creazione di una squadra investigativa congiunta con Georgia, Ucraina e Grecia, segnando un nuovo livello di impegno condiviso. Questa sinergia transfrontaliera è cruciale per contrastare un fenomeno che ignora deliberatamente i confini nazionali.Il procuratore Lombardo ha espresso un sentito ringraziamento ai ministri Piantedosi (Interno), Tajani (Esteri) e Nordio (Giustizia), sottolineando l’importanza di una risposta politica tempestiva ed efficace. Questa collaborazione interistituzionale si rivela fondamentale non solo per sostenere le indagini in corso, ma anche per elaborare strategie a lungo termine volte a smantellare le reti criminali e proteggere i diritti umani dei migranti. Il successo di un’operazione di questa portata dipende in modo determinante dalla capacità di unire le forze tra le istituzioni giudiziarie, i ministeri e le autorità internazionali, agendo con determinazione e sensibilità. La lotta al traffico di migranti non è solo una questione di ordine pubblico, ma un imperativo morale e un impegno per la sicurezza e la giustizia in un mondo interconnesso.
Traffico di migranti: Smascherata rete criminale tra Calabria, Puglia e Sicilia.
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