giovedì 31 Luglio 2025
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Catanzaro

Tragica scomparsa di Carlotta: indagine sui ritardi sanitari

La tragica scomparsa di Carlotta La Croce, una giovane di soli dodici anni, ha scosso profondamente la comunità calabrese e sollevato interrogativi cruciali sul sistema di assistenza sanitaria e sulla tempestività degli interventi in emergenza.

Il decesso, avvenuto nell’ospedale di Catanzaro dopo un’attesa di due ore per il trasferimento dall’ospedale di Soverato, è stato attribuito a una dissecazione aortica, una condizione patologica grave che ha provocato un arresto cardiocircolatorio fatale.
L’autopsia, condotta dal medico legale Isabella Aquila su disposizione della Procura di Catanzaro, ha fornito la chiave diagnostica per comprendere le cause del decesso.

Presente all’esame, in qualità di perito nominato dai genitori, assistiti dall’avvocato Arturo Bova, Katiuscia Bisogni ha contribuito a garantire la trasparenza e l’accuratezza dell’indagine.
La denuncia preliminare presentata dai genitori mira ora a fare luce sulle circostanze che hanno preceduto e accompagnato il tragico evento, concentrandosi in particolare sui ritardi nel trasferimento della giovane paziente.
La dissecazione aortica, una lacerazione nella parete dell’aorta, il principale vaso sanguigno del corpo, rappresenta un’emergenza medica che richiede un intervento immediato.

Il ritardo di due ore nel trasferimento dall’ospedale di Soverato, dove la paziente aveva ricevuto le prime cure, solleva interrogativi pressanti sulla gestione dell’emergenza e sulla disponibilità di risorse adeguate.
Secondo la ricostruzione fornita dal legale della famiglia, l’ambulanza incaricata del trasporto, proveniente da Maida, ha impiegato un tempo eccessivo per raggiungere il presidio ospedaliero di Catanzaro.

L’inchiesta, formalmente avviata con l’apertura di un fascicolo d’indagine per omicidio colposo, si propone di accertare se la dilazione del trasferimento abbia contribuito, anche se in modo concausale, all’esito fatale.
Questo implica l’analisi dei protocolli di emergenza, la verifica della disponibilità di personale specializzato e mezzi di trasporto adeguati, e la valutazione della corretta applicazione delle procedure operative standard.

Oltre all’analisi diretta delle responsabilità mediche, l’indagine potrebbe portare alla luce criticità sistemiche nel servizio sanitario regionale, con implicazioni sulla gestione delle emergenze e sull’organizzazione della rete ospedaliera.
L’esito degli ulteriori esami sui campioni biologici prelevati durante l’autopsia, programmati nei prossimi giorni, potrebbe fornire ulteriori elementi utili per ricostruire la sequenza degli eventi e chiarire il ruolo dei fattori patologici e ambientali nella dinamica del decesso.
La comunità piange Carlotta, una giovane vita spezzata troppo presto, e attende risposte chiare e definitive, auspicando che la sua tragica vicenda possa stimolare un profondo ripensamento del sistema sanitario, al fine di garantire a tutti i cittadini un accesso rapido ed efficace alle cure necessarie, soprattutto in situazioni di emergenza.

I funerali, previsti per giovedì 31 luglio alle ore 17.30 presso l’anfiteatro di Amaroni, rappresentano un momento di cordoglio e di riflessione per l’intera comunità.

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