sabato 2 Agosto 2025
26.9 C
Catanzaro

Truffa in Calabria: indagati otto legali per frode ai danni del turismo.

Un’operazione giudiziaria di notevole portata ha scosso l’economia turistica calabrese, portando alla luce un sofisticato schema di frode che ha visto coinvolti otto legali rappresentanti di tour operator, nazionali e internazionali, ora indagati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
L’accusa, di natura complessa e stratificata, contempla i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico in atti pubblici e concorso in reato.

L’azione del giudice per le indagini preliminari (GIP) ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 737.930 euro, eseguito dai finanziari del Comando provinciale di Catanzaro, sottolineando la gravità e la potenziale dimensione finanziaria dell’illecito.
Le indagini, condotte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, hanno ricostruito un meccanismo fraudolento perpetrato tra il 2019 e il 2021.

Gli indagati, agendo in concerto, avrebbero deliberatamente falsificato documentazione e prodotto dichiarazioni mendaci per simulare la presenza di flussi turistici, sia italiani che stranieri, presso strutture ricettive regionali.
Questo artificio contabile consentiva loro di percepire contributi finanziari illegittimi, trasferiti su conti correnti situati in diverse giurisdizioni, inclusi Argentina, Spagna e Svizzera.
La Legge Regionale n.

3/2018, volta a promuovere il turismo e favorire la destagionalizzazione in Calabria, forniva il presupposto per l’erogazione di questi incentivi.

Il sistema fraudolento, quindi, non solo ha leso le risorse pubbliche destinate allo sviluppo del settore turistico, ma ha anche distorto la reale situazione del mercato, alterando i dati relativi ai flussi turistici effettivi.

L’impiego di conti correnti all’estero suggerisce un tentativo di occultare la provenienza e la destinazione dei fondi, complicando ulteriormente le indagini e rendendo necessaria una cooperazione internazionale per il recupero dei beni illecitamente acquisiti.
Un aspetto particolarmente rilevante è l’emergenza di un tentativo di frode reiterata, con la presentazione di richieste per l’erogazione di ulteriori 394.507 euro di contributi nel 2022.

La tempestiva collaborazione della Regione Calabria, che ha impedito l’erogazione di tali somme, ha evitato un ulteriore danno economico.
Questa collaborazione dimostra un impegno attivo da parte delle istituzioni regionali nel contrastare l’illegalità e recuperare il controllo sulle risorse pubbliche.
L’indagine è ancora in corso e l’esito potrà chiarire la piena portata della frode e identificare eventuali complici o mandanti, gettando luce su un sistema di elusione fiscale e distorsione del mercato turistico che ha minato la credibilità e la sostenibilità del settore in Calabria.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -