sabato, 19 Luglio 2025
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Vibo Marina: Salvaguardare il Lavoro, Futuro a Rischio

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Appello per il Futuro di Vibo Marina: Salvaguardare l’Industria, Tutelare una ComunitàL’eco del nostro lavoro risuona silenziosa, un canto di concretezza che anima il cuore pulsante di Vibo Marina e dell’intera Calabria.

Noi, i lavoratori di Meridionale Petroli, del Gruppo Ludoil, non siamo spettatori passivi di un destino segnato, ma testimoni di una realtà industriale vitale, un presidio strategico per la regione, un elemento imprescindibile per la tenuta economica di innumerevoli famiglie.
Il dibattito pubblico, intriso di toni enfatici e promesse di una rinascita turistica, rischia di offuscare la complessità di un’area industriale che non è un mero spazio da riconvertire, ma un ecosistema produttivo radicato nel territorio, un pilastro per l’approvvigionamento energetico della Calabria, che convoglia oltre il 60% del carburante necessario al suo funzionamento.

Questa infrastruttura, frutto di decenni di investimenti, competenze specialistiche e legami economici profondi, è il fulcro di una filiera logistica che genera occupazione diretta e un indotto considerevole.
La prospettiva di una smantellamento frettoloso, senza una pianificazione strutturata, senza garanzie occupazionali e senza una valida alternativa, non può essere considerata una mera questione economica.
Essa incide direttamente sulla stabilità di migliaia di posti di lavoro, sulla sopravvivenza di intere famiglie e sul futuro di una comunità che ha costruito la propria identità attorno a questa realtà industriale.
La narrazione di una trasformazione radicale, incentrata su una vocazione turistica ancora nebulosa, rischia di relegare il lavoro reale, le competenze specialistiche e le economie locali a un ruolo marginale, come scorie di un passato da dimenticare.

Ma dietro ogni formula suggestiva si cela una verità scomoda: la necessità di tutelare il diritto al lavoro, di preservare la stabilità economica e di garantire un futuro dignitoso per chi vive e opera in questa regione.

Non possiamo permettere che il futuro di Vibo Marina sia deciso nell’ombra, senza il coinvolgimento diretto dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e di tutti gli attori sociali interessati.
Il silenzio assordante con cui la politica locale affronta il tema occupazionale, la totale assenza di dati, studi e proiezioni che supportino le promesse di una nuova vocazione turistica, la mancanza di una concertazione vera e trasparente, sono segnali di una gestione superficiale e irresponsabile.
Chiediamo con urgenza risposte concrete, dati verificabili, proiezioni realistiche e, soprattutto, un confronto aperto e costruttivo.
Vogliamo sapere come sarà garantita la continuità del servizio, come saranno assorbite le competenze specialistiche, come sarà compensato il vuoto lasciato dai mancati introiti fiscali.

Non possiamo accettare decisioni unilaterali, imposte dall’alto, che rischiano di compromettere il futuro di un intero territorio.
La nostra rabbia non è sterile, ma alimentata dalla consapevolezza del valore inestimabile del lavoro, della dignità che esso conferisce alle persone e della sua importanza per la tenuta sociale ed economica della Calabria.

Non ci arrenderemo, non resteremo a guardare.

Faremo sentire la nostra voce, con determinazione e forza, perché un futuro sostenibile può essere costruito solo attraverso il dialogo, il confronto e il rispetto del lavoro.
Non esiste sviluppo genuino che possa prescindere dalla tutela del diritto al lavoro e dalla valorizzazione delle competenze locali.

La nostra battaglia è per il futuro di Vibo Marina, per la dignità del lavoro e per la tenuta economica della nostra comunità.

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