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sabato 15 Novembre 2025

Bartali a Assisi: Un Simbolo di Fede e Umanità al Museo della Memoria

Nel cuore dell’Umbria, ad Assisi, un gesto di profonda simbologia arricchisce il Museo della Memoria, testimonianza commovente del coraggio e dell’umanità dimostrati durante gli anni bui del 1943-44.
Monsignor Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e segretario della Conferenza episcopale calabra, ha donato al museo una bicicletta Bartali, un manufatto storico che incarna l’eredità di un campione del pedale e di un uomo di fede.
La cerimonia di consegna, alla presenza di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, di Gioia Bartali, nipote del leggendario ciclista, e di Marina Rosati, direttrice del museo, ha rappresentato un momento di profonda commozione e riflessione.

La bicicletta, un esemplare degli anni ’50 restaurato con cura e attenzione ai dettagli, è molto più di un semplice oggetto d’epoca: è un potente emblema che fonde sport, fede e impegno sociale.

Come sottolinea la direttrice Rosati, il dono trascende il valore materiale e si configura come un’ispirazione per le nuove generazioni.

Bartali, con le sue imprese atletiche che lo hanno visto protagonista tra Assisi e Firenze, incarnava un modello di virtù: fede incrollabile, umiltà disarmante e un profondo senso di fraternità, valori che il museo si impegna a trasmettere ai giovani.
Monsignor Nostro, durante la visita al museo, ha potuto apprezzare la ricchezza dell’esposizione, con particolare attenzione alla stanza dedicata a Bartali, custode della sua cappellina e ora arricchita da questa significativa aggiunta.

Entrambi i vescovi, Sorrentino e Nostro, hanno esaltato l’umanità del campione, spesso eclissata dalle sue straordinarie gesta sportive, ma essenziale per comprendere la sua grandezza d’animo.
La fede, il coraggio e il vero spirito dello sport sono elementi che, grazie a questo gesto simbolico, possono essere riscoperti e valorizzati.

La bicicletta, frutto di un’acquisizione di monsignor Nostro, è stata accuratamente restaurata dal figlio di Gastone Nencini, Giovanni, con l’obiettivo di ricreare un esemplare fedele ai modelli commercializzati da Bartali e utilizzati anche dal celebre Gastone Nencini.

Giovanni Nencini, esperto restauratore, ha preservato i colori originali, le marche distintive e le caratteristiche uniche del mezzo, impiegando componenti coeve di altissima qualità: un cambio Campagnolo Parigi Roubaix, movimenti Magistroni, guarnitura Gnutti millerighe, sella Brooks, manubrio e attacco Ambrosio Champion, freni Universal e cerchi Nisi.

Questa donazione si inserisce nel contesto di un museo dedicato alla memoria dei 300 ebrei salvati ad Assisi durante la Seconda Guerra Mondiale, un luogo di riflessione sulla responsabilità umana e sul valore della solidarietà.
In segno di profondo ringraziamento, Gioia Bartali ha offerto a monsignor Nostro un crocifisso proveniente dalla cappellina del campione, ulteriore testimonianza del suo impegno spirituale e del suo legame con la comunità assisana.
La bicicletta Bartali, ora esposta al Museo della Memoria, si configura quindi come un potente simbolo di speranza, resilienza e umanità, un’eredità preziosa da custodire e tramandare alle future generazioni.

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