La Calabria si proietta con orgoglio e ambizione al cuore del panorama cinematografico internazionale, confermando il suo ruolo di set e fucina di talenti al Festival di Locarno 2024. Due opere, profondamente radicate nel territorio e nella cultura regionale, rappresenteranno il cinema calabrese in questa prestigiosa kermesse svizzera.”Il Vangelo di Giuda”, diretto da Giulio Base, si presenta come un’opera di respiro epico, presentata fuori concorso e destinata a suscitare ampio dibattito e riflessione. Il film, frutto di una coproduzione italo-polacca con il sostegno della Calabria Film Commission, ha saputo sfruttare la straordinaria varietà paesaggistica calabrese, trasformando luoghi iconici in scenari suggestivi: dal Platano Millenario di Curinga all’imponente Abbazia del Patire, dal Castello Cleto che si erge fiero sul fiume Savuto al cuore verde del Parco Nazionale della Sila, passando per le Grotte rupestri di Caccuri e il Castello Svevo di Cosenza. Questo viaggio visivo attraverso l’anima della regione ha richiesto l’impegno di ben 71 professionisti calabresi, un contributo significativo che testimonia la vitalità del comparto audiovisivo locale. Il cast, con interpreti di fama internazionale come Giancarlo Giannini, Rupert Everett e Paz Vega, accresce ulteriormente il prestigio dell’iniziativa, proiettando l’immagine della Calabria verso un pubblico globale. La pellicola, un’opera complessa e ambiziosa, ambisce a reinterpretare la storia e il mito, stimolando una riflessione profonda sull’esistenza umana.Parallelamente, “Io non ti lascio solo”, diretto da Fabrizio Cattani, si presenta come un’opera per il pubblico più giovane, inserita nella sezione Locarno Kids. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Gianluca Antoni, si distingue per la sua capacità di mescolare generi e toni, offrendo una narrazione emozionante e appassionata. La produzione, affidata a un team esperto, ha saputo valorizzare le bellezze naturali calabresi, scegliendo come location Camigliatello Silano e i pittoreschi borghi di Spezzano, Celico, San Giovanni in Fiore, Rende, Castrolibero e Cosenza. La direzione della fotografia, affidata a David Di Donatello, e la colonna sonora di Luca D’Alberto, creano un’atmosfera suggestiva, mentre il montaggio di Paola Freddi contribuisce a mantenere il ritmo incalzante della narrazione. La presenza di 35 unità di lavoro calabresi sulle 50 che compongono la troupe sottolinea l’importanza del coinvolgimento locale, rafforzando l’identità culturale del film. “Io non ti lascio solo” si configura come un racconto di formazione, un viaggio alla scoperta di sé stessi, con elementi che richiamano il genere noir, offrendo un’esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile.La partecipazione di questi due film al Festival di Locarno rappresenta un’opportunità preziosa per la Calabria, non solo in termini di visibilità internazionale, ma anche per la valorizzazione del suo patrimonio culturale e paesaggistico, e per la promozione delle sue risorse umane, confermando il potenziale del cinema come strumento di sviluppo economico e sociale. La Calabria si conferma, così, un territorio fertile per la creatività e l’innovazione, un luogo dove le storie prendono vita e dove il talento calabrese può brillare nel panorama mondiale.
Calabria a Locarno: Cinema, Talento e Paesaggi Mozzafiato
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