La salvaguardia del patrimonio archeologico di Capocolonna: un impegno plurale per la riscoperta dell’antica KrotonLa visita del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al parco archeologico di Capocolonna, innescata dalla necessità di valutare l’accesso a finanziamenti per contrastare l’erosione che minaccia la colonna superstite del tempio di Hera Lacinia, ha rappresentato molto più di una semplice ispezione.
Si è trattato di una dichiarazione di intenti, un atto di riconoscimento del valore intrinseco e strategico del sito, e un impegno concreto a favore della sua conservazione e valorizzazione.
Il parco archeologico, esteso su 50 ettari, racchiude le vestigia di una delle più importanti città della Magna Grecia, Antica Kroton, un polo culturale, economico e sportivo di primaria importanza nel mondo greco antico.
La colonna isolata del tempio di Hera Lacinia, testimone silenziosa di secoli di storia, è oggi gravemente minacciata dall’azione erosiva del vento e dell’acqua, un problema che richiede interventi urgenti e mirati.
Il Ministro Giuli ha espresso un profondo apprezzamento per il lavoro svolto finora, definendo il parco uno dei siti più significativi dell’intero Mediterraneo.
Ha inoltre preannunciato un progetto straordinario, caratterizzato da una precisione esecutiva di altissimo livello e sostenuto da un ingente investimento di risorse, frutto di una collaborazione sinergica tra il Ministero della Cultura, gli enti locali e la Regione Calabria.
Questo impegno si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale calabrese, che include anche il sito di Sibari e altri luoghi di rilevante interesse storico e archeologico.
La polemica nei confronti delle precedenti amministrazioni, con l’espressione “la cultura non è una mangiatoia”, testimonia la volontà di rompere con pratiche clientelari e di promuovere una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche.
La cultura, ha ribadito il Ministro, è un dovere civile, una missione pubblica che esige impegno e dedizione.
I primi risultati tangibili di questo impegno si manifestano attraverso la realizzazione di progetti esecutivi e l’avvio di cantieri di restauro e riqualificazione.
Particolarmente significativa è l’avvio di un dialogo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) per la riqualificazione e bonifica del quartiere settentrionale dell’antica Kroton, un’area destinata a diventare un polo di ricerca e scavi archeologici.
L’intero progetto Antica Kroton, che mira a restituire al mondo il fascino perduto di una delle città più importanti della Magna Grecia, procede secondo i tempi previsti, grazie alla collaborazione di un team di esperti e alla fiducia delle istituzioni coinvolte.
L’azione congiunta tra pubblico e privato mira a creare una sinergia di competenze e risorse, in grado di garantire la sostenibilità nel tempo del progetto.
La presenza di personalità di spicco come la Sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, la Prefetta di Crotone Franca Ferraro e il Sindaco Vincenzo Voce sottolinea l’importanza strategica del sito e l’interesse diffuso per la sua conservazione.
La salvaguardia del patrimonio archeologico di Capocolonna rappresenta un’opportunità unica per promuovere lo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio calabrese, restituendo alla comunità un patrimonio di inestimabile valore.
Il progetto si configura, quindi, come un investimento nel futuro, un atto di amore verso la storia e un segnale di speranza per le generazioni a venire.