mercoledì 10 Settembre 2025
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Giovanni Duro: Composizioni, un Dialogo tra Realtà e Trasfigurazione

Giovanni Duro: “Composizioni” – Un Dialogo tra Familiarità e TrasfigurazioneLe sale del Konnubio, nel cuore del quartiere San Lorenzo a Firenze, ospitano fino al 21 novembre 2025 la mostra personale di Giovanni Duro, “Composizioni”.
Ventiquattro dipinti, realizzati tra il 2024 e il 2025, offrono un’immersione nel mondo dell’artista calabrese, curata con acume da Loredana Barillaro.
La mostra, inserita nel ricco calendario espositivo del 2025, parte dalla definizione stessa di “composizione”, parola chiave che si ripete nei titoli delle opere, preannunciando una successione di elementi distribuiti sulle superfici, in un rapporto simbiotico con lo spazio che li accoglie.
Barillaro, nella sua introduzione, descrive un repertorio denso di linee sinuose, dettagli decorativi ricercati, cromie intense e sfumature inattese.
Non si tratta di un universo alieno, bensì di una riscrittura poetica della realtà quotidiana.

Un mondo di oggetti comuni, familiari, elevati a simboli di un’esistenza pacata, dove i gesti ripetuti, le riflessioni mattutine e i progetti che prendono forma si fondono in un racconto visivo.
La pittura di Duro si configura come un paradosso, un “ossimoro” che giustappone la semplificazione formale con la vibrante intensità dei colori.
La riduzione delle figure non le appiattisce, ma le trasforma in qualcosa di enigmatico, inaspettato, rivelando una pluralità di significati.

L’artista si concede una “parentesi di libertà”, un’occasione per sovvertire le convenzioni e disvelare una realtà oltre la superficie, un “altro” che si cela dietro l’apparenza.

Come un abile sarto che modella il tessuto, Duro compone le sue tele, cucendo insieme frammenti di realtà in un insieme armonioso e sorprendente.
La natura morta emerge come elemento centrale, quasi un rito, declinato in due filoni privilegiati: la flora e il cibo.
L’ispirazione è reperibile nell’ambiente circostante: piante, ceramiche, stoviglie, vasi, boccali, tutti elementi del suo personale lessico visivo.
La pittura di Duro non è mera rappresentazione, ma un invito alla riscoperta della sensibilità, un esercizio di attenzione verso il mondo che ci circonda.

L’artista si fa voce narrante, una guida esperta che ci conduce attraverso il suo lavoro, ricordandoci con saggezza che “la semplicità è la vera saggezza”.

La mostra, quindi, si propone come un’occasione per rallentare, osservare, e riscoprire la bellezza intrinseca nelle cose semplici, trasformando la fruizione artistica in un momento di profonda riflessione e rinnovato apprezzamento per il quotidiano.

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