Un Dialogo tra Pietra e Bronzo: Mont’e Prama e Riace, un’Esposizione per Tracciare Nuove Rotte CulturaliIn un contesto di crescente interesse per il patrimonio archeologico mediterraneo, la ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, in Campania, ha segnato un momento cruciale per la valorizzazione di due eccellenze italiane: i Giganti di Mont’e Prama in Sardegna e i Bronzi di Riace in Calabria.
L’incontro preliminare tra Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, e Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC), ha sancito l’avvio di una collaborazione che promette di generare un’esposizione di eccezionale significato culturale.
L’iniziativa, come sottolineato dal direttore Sudano, non si configura semplicemente come un mero progetto espositivo, bensì come un’opportunità per amplificare la risonanza di due scoperte archeologiche uniche, frutto di civiltà lontane nel tempo.
Si prospetta, infatti, la nascita di un vero e proprio “ponte ideale” che connetta la Civiltà Nuragica, testimoniata dalle imponenti statue di Mont’e Prama, con la Magna Grecia, rappresentata dai celebri Bronzi di Riace, sottolineando le complesse dinamiche di scambio e influenze che hanno plasmato la storia del Mediterraneo.
La Borsa di Paestum ha offerto alla Fondazione Mont’e Prama l’occasione di presentare il territorio del Sinis, un’area ricca di testimonianze archeologiche e naturalistiche.
L’allestimento dedicato, curato con passione dalla Fondazione e dal Gal Sinis, ha riscosso un notevole successo, attirando un pubblico particolarmente interessato alla conferenza “Attività di ricerca e valorizzazione della Fondazione Mont’e Prama”.
L’intervento di Giorgio Murru, direttore dell’Area scientifica, insieme a Luca Cheri, Ilaria Orri, Nicoletta Camedda e Viviana Pinna, ha offerto una panoramica dettagliata delle attività di ricerca in corso e delle strategie di valorizzazione del sito.
Particolarmente apprezzato è stato lo spazio dedicato ad ArcheoIncoming, un’iniziativa volta a promuovere un turismo consapevole e sostenibile, che integri la scoperta del patrimonio archeologico con la conoscenza del territorio e delle tradizioni locali.
Il progetto ha permesso di presentare gli itinerari turistici del Parco Archeologico Naturale del Sinis, progettati per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e arricchente.
Il convegno “Scavi e concessioni di ricerca: la comunicazione e gli enti gestori” ha visto la partecipazione di importanti relatori, tra cui il presidente Muroni, l’archeologo Paolo Giulierini e la direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo, affrontando temi cruciali per la gestione e la promozione del patrimonio culturale.
Questo incontro ha evidenziato la necessità di una collaborazione sinergica tra istituzioni, enti di ricerca e comunità locali per garantire la conservazione e la divulgazione del patrimonio archeologico italiano.
L’iniziativa si pone come un passo importante verso una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio culturale sardo e calabrese, promuovendo un turismo esperienziale e consapevole che rispetti l’ambiente e le comunità locali.







