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Tutto a Posto: Destini Incrociati a Reggio Calabria

“Tutto a Posto”: un mosaico di destini che si ricompongono a Reggio CalabriaIn una Reggio Calabria vibrante di colori e silenzi, emerge “Tutto a Posto”, una storia che trascende il genere della commedia sentimentale per divenire un’esplorazione profonda dell’animo umano, un viaggio alla scoperta di come la fragilità e l’inaspettato incontro possano illuminare sentieri oscurati dalla solitudine.

Diretto da Giorgio Romano, con la co-autoria del soggetto di Maurizio Careddu e Cristiana Farina, il film tv, in onda lunedì 22 settembre su Rai 1, si presenta come un’opera che invita all’ascolto, un’eco di verità celate dietro la fretta di giudizi superficiali.

Il racconto si concentra su Francesco (Michele Di Mauro), un professore di letteratura classica colpito da una malattia che lo ha privato della vista.

La sua esistenza, segnata dalla perdita e dall’isolamento, viene sconvolta dall’irruzione di Sasà (Michele Eburnea), un giovane nomade, spirito libero e animato da un’energia contagiosa, che vive al di fuori delle convenzioni sociali.

L’incontro, inizialmente casuale, si trasforma in una convivenza inusuale, un’occasione di crescita reciproca che svela le potenzialità nascoste in entrambi.

La relazione, costellata di momenti di ironia e di inevitabili conflitti, diventa un catalizzatore per la riscoperta del mondo e di sé stessi.

Il film non si limita a delineare il rapporto centrale tra Francesco e Sasà.
Attorno a loro, un microcosmo di personaggi, ognuno con le proprie aspirazioni e le proprie ferite, contribuisce a creare un affresco vivido e autentico della realtà calabrese.
Anna (Giulia Fazzini), una floral designer ossessionata dalla ricerca di una rara tonalità di rosa, incarna la perseveranza e la passione nel perseguire un sogno apparentemente irraggiungibile.

Angela (Susy Del Giudice), la portinaia erudita e innamorata dei classici, proietta sul burbero professore i suoi desideri di affetto e di protezione.

Gloria (Mariana Lancellotti), affascinata dall’imprevedibilità di Sasà, intravede in lui una via di fuga dalla routine e dalle aspettative sociali.
Infine, Sante (Antonio Gerardi), il proprietario di un vivaio, sogna di abbandonare la terra e abbracciare una libertà che sembra negata dalla sua condizione.
“Tutto a Posto” è dunque più di una semplice narrazione: è un’analisi introspettiva sulle dinamiche dell’animo umano, un’esplorazione delle barriere che ci erigiamo tra noi stessi e gli altri, e un invito a superarle attraverso l’empatia e l’apertura mentale.
Il titolo stesso, apparentemente banale, rivela una profonda filosofia di vita, un’affermazione che invita a guardare oltre le apparenze e a ricercare il significato autentico delle cose.

Prodotto da Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction, con il supporto del MiC e della Fondazione Calabria Film Commission, il film si propone come un’opera di valore, capace di emozionare e di far riflettere, valorizzando il territorio calabrese e le sue storie.

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