Nel corso del 2024, l’economia calabrese ha navigato in acque agitate, registrando una crescita moderata che segna un raffreddamento rispetto all’entusiasmo del 2023. I dati, presentati durante la conferenza stampa presso la filiale di Catanzaro di Bankitalia, dipingono un quadro complesso, fatto di luci e ombre, che riflette le sfide strutturali e le incertezze globali che gravano sulla regione.L’evoluzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) calabrese, misurata attraverso l’indicatore Iter, indica un aumento dello 0,8%, un dato che, pur allineandosi con la performance nazionale, rappresenta un sensibile rallentamento rispetto all’1,3% del 2023. Questo lieve incremento si inserisce in un contesto europeo caratterizzato da una crescita economica contenuta, accentuando la necessità di politiche mirate per stimolare la ripresa.Una delle principali criticità riscontrate è la debolezza della domanda interna. Nonostante un certo alleggerimento dell’inflazione, i consumi privati continuano a faticare a decollare, frenati da un clima di incertezza e da un peso ancora significativo dell’indebitamento delle famiglie. Questo scenario evidenzia la necessità di interventi che favoriscano l’aumento del reddito disponibile e il ripristino della fiducia dei consumatori.Un elemento di resilienza è rappresentato dagli investimenti, in particolare quelli pubblici, che hanno contribuito positivamente alla crescita. La capacità della regione di attrarre e realizzare investimenti infrastrutturali e opere pubbliche appare cruciale per sostenere l’economia locale e creare nuove opportunità di lavoro. Tuttavia, l’evoluzione futura di questo settore potrebbe essere condizionata dall’instabilità geopolitica internazionale e dalle crescenti tensioni commerciali, che rischiano di compromettere la catena di approvvigionamento e aumentare i costi delle materie prime.Sul fronte del mercato del lavoro, si registra una leggera crescita dell’occupazione (+0,4%), che riporta i livelli di impiego appena al di sopra di quelli pre-pandemici del 2019. Il tasso di occupazione, pari al 44,8% tra i 15 e i 64 anni, indica un miglioramento, seppur modesto, rispetto al passato. Parallelamente, si evidenzia una diminuzione del tasso di disoccupazione, sceso al 13,1%, un dato incoraggiante che testimonia una certa ripresa del tessuto lavorativo regionale.Un segnale positivo è rappresentato dalla ripresa del reddito disponibile delle famiglie calabresi, che ha registrato un aumento reale dell’1,5%, grazie al rallentamento dei prezzi. Questo incremento, seppur contenuto, contribuisce a migliorare il potere d’acquisto delle famiglie e a sostenere i consumi.Il settore turistico, un pilastro dell’economia calabrese, ha mostrato una crescita delle presenze del 3%, con un incremento significativo dei passeggeri transitati negli aeroporti regionali (+7,5%). Particolarmente dinamici sono stati gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, mentre Lamezia Terme ha subito una leggera contrazione dei viaggiatori e dei movimenti aerei. L’analisi dettagliata di queste performance suggerisce la necessità di interventi mirati per rilanciare l’aeroporto di Lamezia e ottimizzare le sinergie tra i diversi scali regionali.In controtendenza rispetto al quadro nazionale e meridionale, la Calabria ha registrato un aumento degli scambi con l’estero. L’incremento delle esportazioni di merci, pari al 9,4% (rispetto al 23,1% del 2023), ha portato il valore complessivo a 965 milioni di euro. La crescita è stata trainata principalmente dai paesi extra UE (+15,3%), mentre le vendite verso gli Stati Uniti hanno subito un modesto aumento dell’1,5%, un dato che necessita di un monitoraggio attento alla luce delle recenti annunci di dazi doganali. La capacità di diversificare i mercati di esportazione e di rafforzare la competitività delle imprese calabresi appare essenziale per sostenere la crescita dell’economia regionale e mitigare i rischi derivanti da fattori esterni.
Calabria, economia 2024: crescita moderata e sfide future
Pubblicato il
