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mercoledì 29 Ottobre 2025

Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto: interrogativi sulla motivazione

La recente delibera del Cipess, che autorizza la realizzazione del Ponte sullo Stretto, solleva interrogativi di natura contabile e procedurale, così come evidenziato dalla Corte dei Conti.
In un’audizione trasmessa alla presidenza del Consiglio, la magistratura contabile esprime riserve significative, segnalando lacune nell’adeguatezza della motivazione che ha supportato le decisioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile.
Le critiche non si limitano a una mera incompletezza, ma investono l’assenza di una valutazione approfondita e critica degli elementi emersi durante l’iter istruttorio.

La delibera, nella prospettiva della Corte dei Conti, appare più come una mera elencazione delle responsabilità e degli incarichi assegnati ai vari soggetti coinvolti nel processo decisionale, piuttosto che come un’analisi ponderata e argomentata dei risultati di tali attività, sia dal punto di vista fattuale che giuridico.

Questa carenza di approfondimento solleva dubbi sulla solidità della base su cui si fonda l’avvio del progetto, e pone interrogativi cruciali sull’effettivo rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità che devono guidare la spesa pubblica.

L’onere di motivazione, in diritto amministrativo, implica non solo l’indicazione dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano un atto, ma anche l’esposizione delle ragioni che hanno portato ad escludere alternative o a privilegiare una soluzione rispetto ad altre.

In questo caso, la Corte dei Conti sembra suggerire che tale onere non sia stato pienamente assolto, lasciando in sospeso questioni di rilevanza tecnica, economica, ambientale e sociale.
Si tratta, ad esempio, della verifica rigorosa della fattibilità tecnica del progetto in relazione alle complesse condizioni geologiche e sismiche dell’area, dell’analisi costi-benefici che tenga conto di tutte le voci di spesa e dei potenziali benefici economici e sociali, e della valutazione dell’impatto ambientale e del paesaggio.

La richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei Conti non è un atto di ingiustificata opposizione, ma un esercizio di controllo volto a garantire la correttezza e la trasparenza dell’azione amministrativa, e a tutelare l’interesse pubblico.

La realizzazione di un’opera infrastrutturale di tale portata richiede una pianificazione meticolosa, una valutazione approfondita dei rischi e delle opportunità, e una gestione efficiente delle risorse.
Un approccio superficiale o ideologico potrebbe compromettere il successo dell’opera e comportare sprechi di denaro pubblico.
La magistratura contabile, con la sua richiesta di maggiore trasparenza e approfondimento, si pone come garante di una gestione responsabile e sostenibile delle risorse pubbliche, contribuendo a promuovere un dibattito informato e consapevole sull’importanza strategica del Ponte sullo Stretto.

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