Legacoop: il Sud, motore del futuro italiano.

Il Mezzogiorno d’Italia, culla di resilienza e potenziale inespresso, è stato scelto come scenario per l’assemblea nazionale di Legacoop Produzione e Servizi, un gesto simbolico che trascende la mera scelta logistica.

Si tratta di una dichiarazione strategica chiara: il futuro del Paese è intrinsecamente legato alla prosperità del Sud, un investimento imprescindibile per un’economia nazionale più equa e dinamica.

Questo atto, unitamente all’impegno costante delle cooperative, si pone come argine a un contesto internazionale turbolento e segnato da incertezze, che rischiano di compromettere la crescita e la competitività del tessuto imprenditoriale italiano.
L’attuale quadro economico, caratterizzato da una crescita anemica – stimata allo 0,1% del PIL – e aggravata dall’introduzione di dazi all’export verso gli Stati Uniti, con un impatto potenzialmente negativo dello 0,5% nel biennio, richiede interventi mirati e coraggiosi.

Non si tratta di semplici misure palliative, bensì di una revisione profonda delle politiche economiche, orientata a stimolare la domanda interna e a rafforzare la posizione delle imprese italiane nel panorama globale.
Le cooperative, con la loro vocazione alla democrazia, alla partecipazione e alla creazione di valore condiviso, si confermano attori fondamentali in questa complessa sfida.

La loro natura intrinsecamente legata al territorio, la capacità di creare occupazione di qualità e di promuovere modelli di sviluppo sostenibile, le rendono particolarmente adatte a intercettare le opportunità emergenti, soprattutto in un contesto di transizione ecologica e digitale.

Andrea Laguardia, direttore di Legacoop Produzione e Servizi, sottolinea come i segnali positivi provenienti dall’economia meridionale – frutto di iniziative locali e dell’utilizzo strategico di risorse come quelle del PNRR – possano illuminare la strada per una crescita nazionale più ampia.
Un’economia stagnante, infatti, erode il potere d’acquisto dei lavoratori, vanificando gli sforzi per migliorare le condizioni salariali attraverso i rinnovi dei contratti collettivi.

Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop, evidenzia l’urgenza di affrontare il divario di competitività energetica che affligge l’Italia, rendendo i costi dell’energia significativamente più alti rispetto ad altri Paesi.
Parallelamente, è fondamentale promuovere politiche industriali che incentivino gli investimenti in filiere strategiche, creando sinergie tra innovazione, sostenibilità e sviluppo locale.
Gianmaria Balducci, presidente di Legacoop Produzione e Servizi, esorta il governo a implementare un sistema di aggiornamento automatico dei prezzi nei contratti pubblici, un meccanismo essenziale per garantire la sostenibilità economica delle imprese e per incentivare la partecipazione di piccole e medie realtà agli appalti pubblici.

Questo, unitamente a una riduzione dei gap infrastrutturali tra Nord e Sud, rappresenterebbe un segnale concreto di sostegno al tessuto produttivo nazionale.
In definitiva, la scelta di Legacoop di radicare la sua principale assise nel Mezzogiorno non è solo un gesto simbolico, ma un appello alla responsabilità collettiva: investire nel Sud significa investire nel futuro dell’Italia, un futuro basato sulla crescita inclusiva, sulla sostenibilità ambientale e sulla prosperità condivisa.

Le cooperative si dichiarano pronte a fare la loro parte, chiedendo al governo di accelerare gli investimenti, ridurre le disparità territoriali e rilanciare la domanda interna, per liberare il potenziale inespresso del Paese.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap