martedì, 1 Luglio 2025
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Reggio Calabria: Resilienza, Sfide e Futuro Economico (2003-2023)

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Resilienza, Sfide e Potenziale Inespresso: Un’Analisi del Tessuto Economico Metropolitano Reggino (2003-2023)Il recente rapporto dell’Osservatorio Economico della Città Metropolitana di Reggio Calabria, frutto di una collaborazione tra la Camera di Commercio e il Centro Studi Tagliacarne, offre una fotografia complessa del sistema economico locale negli ultimi due decenni. L’analisi, che spazia dal 2003 al 2023, svela una dicotomia affascinante: da un lato, una notevole capacità di resilienza e adattamento da parte dell’imprenditoria reggina, dall’altro, la persistente necessità di politiche pubbliche mirate a catalizzare investimenti, stimolare l’innovazione, rafforzare le filiere e promuovere aggregazioni produttive sinergiche.Il ventennio è stato segnato da crisi economiche significative, dalla crisi finanziaria del 2008 alla pandemia di COVID-19, eventi che hanno profondamente impattato il panorama economico globale. Nonostante queste turbolenze, il tessuto imprenditoriale reggino ha dimostrato una notevole capacità di reazione, in particolare a partire dal 2013, quando, a differenza del trend nazionale, la numerosità delle imprese ha conosciuto una crescita significativa. Questa vitalità si riflette in una trasformazione strutturale: un aumento triplicato della quota di società di capitali, indicatori di una maggiore solidità e propensione all’innovazione, e un impegno crescente verso la sostenibilità ambientale. In questo senso, Reggio Calabria si distingue come leader nazionale nella riduzione dell’impatto ambientale delle imprese e si posiziona in una posizione di tutto rispetto nell’adozione di progetti innovativi.Un elemento particolarmente incoraggiante è l’apertura delle imprese reggine ai mercati internazionali, con un’esplosione delle esportazioni che ha superato ampiamente i dati medi del Mezzogiorno e del resto d’Italia. Tuttavia, emerge un divario preoccupante nel rapporto tra esportazioni e valore aggiunto, un indicatore cruciale per la creazione di ricchezza e occupazione di qualità. Questo gap suggerisce una necessità di rafforzare la capacità di trasformazione e valorizzazione dei prodotti locali, puntando su filiere più complesse e ad alto contenuto tecnologico.L’analisi settoriale rivela un cambiamento significativo: una contrazione del settore manifatturiero a favore dei servizi, spesso caratterizzati da una bassa intensità di innovazione e un impatto limitato sullo sviluppo economico complessivo. Parallelamente, una quota crescente di imprenditori reggini (oltre il 43%) opera in territori diversi, sottraendo risorse e competenze preziose al tessuto produttivo locale.L’andamento del valore aggiunto, seppur positivo, evidenzia una crescita inferiore rispetto alla media nazionale e regionale, con un incremento di soli 30,2 punti nel ventennio. Questa dinamica, combinata con una concentrazione significativa del valore aggiunto nei comuni litoranei (76%), sottolinea la necessità di politiche di sviluppo territoriale più equilibrate e mirate a promuovere la crescita anche nelle aree interne.Un’ulteriore riflessione deriva dall’evoluzione del comparto commerciale, caratterizzato da una crescita delle superfici di vendita trainata da piccole attività a gestione familiare, a differenza di quanto osservato in altre realtà dove l’espansione è stata guidata dalla Grande Distribuzione Organizzata. Nel settore agricolo, si registra una profonda ristrutturazione, con una diminuzione delle aziende e delle superfici coltivate, ma una crescita della dimensione media aziendale. Il turismo, sebbene in crescita in termini di imprese e occupazione, non è ancora riuscito a recuperare i livelli pre-pandemici, un dato allarmante che contrasta con l’andamento positivo registrato a livello nazionale.La Camera di Commercio, attraverso le parole del presidente Antonino Tramontana, sottolinea l’importanza di istituire un tavolo di confronto per definire strategie di sviluppo locale sinergiche e rispondere alle esigenze delle imprese, generando un effetto moltiplicatore per le risorse investite. L’analisi del rapporto dell’Osservatorio Economico rappresenta dunque un punto di partenza fondamentale per tracciare una nuova rotta verso un futuro economico più prospero e sostenibile per la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

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