La Regione Calabria compie un investimento strategico di sei milioni di euro, una cifra che trascende la mera erogazione di fondi per configurarsi come un atto di riconoscimento del profondo legame tra identità locale, memoria collettiva e sviluppo culturale. Questo finanziamento si rivolge a un ecosistema complesso e vitale: le biblioteche e gli archivi storici, custodi silenziosi di un patrimonio intellettuale e documentario di inestimabile valore. L’intervento, annunciato dall’assessora alla Cultura, Caterina Capponi, non si limita alla conservazione, ma abbraccia un piano di revitalizzazione che mira a rendere tangibile la ricchezza di queste istituzioni per le comunità calabresi.La decisione riflette una consapevolezza crescente del ruolo cruciale che la memoria storica riveste nella costruzione di un futuro consapevole. Le biblioteche e gli archivi non sono depositi inerti di reperti del passato, bensì laboratori di pensiero, scrigni di storie e testimonianze che illuminano il presente e proiettano lo sguardo verso il domani. Il bando, ora in graduatoria definitiva, rappresenta il punto di partenza di un percorso volto a svelare e condividere questa ricchezza.L’investimento è articolato in diverse direzioni. Progetti di catalogazione, fondamentali per organizzare e rendere reperibile il materiale, si affiancano a iniziative di digitalizzazione, che abbattono le barriere geografiche e temporali, permettendo a studiosi, studenti e appassionati di consultare i documenti anche da remoto. La promozione, infine, mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di queste istituzioni, incentivandone la visita e l’utilizzo.L’impegno regionale si estende a un ampio spettro di istituzioni: ben 80 biblioteche e 14 archivi pubblici, ma anche 24 biblioteche e 6 archivi privati, spesso custodi di collezioni uniche e particolarmente significative per la comprensione della storia locale. Questo approccio inclusivo riconosce il contributo essenziale di tutte le realtà che operano nel settore, incentivando la collaborazione e la condivisione di competenze e risorse.L’assessora Capponi sottolinea l’ambizione di una modernizzazione profonda e sistemica del sistema culturale regionale. Questo implica non solo l’aggiornamento delle collezioni, ma anche l’adozione di tecnologie avanzate per la gestione dei materiali e l’offerta di servizi innovativi, pensati per rispondere alle mutevoli esigenze degli utenti. Si tratta di un processo dinamico, che richiede formazione continua del personale, sperimentazione di nuove metodologie e un dialogo costante con il territorio. L’obiettivo finale è trasformare le biblioteche e gli archivi in poli culturali attrattivi e accessibili, capaci di promuovere la conoscenza, la creatività e il senso di appartenenza alla comunità calabrese, contribuendo attivamente al suo sviluppo sociale ed economico. La sfida è rendere la cultura un motore di crescita e un fattore di coesione, valorizzando il passato per costruire un futuro più ricco di opportunità e consapevolezza.
Calabria: 6 milioni per biblioteche e archivi, un patrimonio da valorizzare.
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