Il Consiglio Regionale della Calabria ha inaugurato la propria attività con l’elezione di Salvatore Cirillo (Forza Italia) alla presidenza.
La votazione, avvenuta a scrutinio segreto in un’atmosfera carica di aspettative, ha visto Cirillo ottenere un solido mandato con 23 voti su 31 partecipanti, un risultato che testimonia una significativa maggioranza a suo favore, sebbene non priva di voci dissenzienti, come attestato dalle otto schede bianche registrate.
Questo dato, apparentemente marginale, potrebbe celare tensioni interne o posizioni di astensione che meritano un’analisi più approfondita nel contesto politico regionale.
L’assemblea consiliare, successivamente, ha proseguito con l’attribuzione degli incarichi di Vice Presidente e Segretario-Questore, figure cruciali per il corretto funzionamento degli organi regionali e per il supporto diretto al Presidente.
Giacomo Pietro Crinò, esponente del partito di Occhiuto Presidente, si è aggiudicato la carica di Vice Presidente con 17 voti, consolidando ulteriormente la leadership del centrodestra all’interno del Consiglio.
Giuseppe Ranuccio (Pd), con 11 voti, rappresenta una voce di opposizione e un tentativo di bilanciare la forza politica dominante, garantendo una rappresentanza pluralistica all’interno dell’organo di governo.
L’unico voto a favore di Giuseppe Falcomatà suggerisce una frammentazione ulteriore all’interno del panorama politico regionale.
Per quanto riguarda la figura del Segretario-Questore, incaricati di garantire l’ordine, la regolarità delle sedute e l’amministrazione del Consiglio, Luciana De Francesco (FdI) si è distinta con un ampio consenso di 21 voti, mentre Ferdinando Laghi (Tridico Presidente) ha ottenuto 10 voti.
Questa divisione, pur mantenendo una prevalenza della coalizione di centrodestra, potrebbe indicare differenze di approccio e priorità all’interno della stessa.
L’insediamento di questi nuovi organi del Consiglio Regionale rappresenta un momento significativo per la Calabria, segnando l’inizio di un percorso che dovrà affrontare sfide complesse, dalla gestione delle risorse alla promozione dello sviluppo economico e sociale, con un occhio di riguardo alla lotta contro la criminalità organizzata e alla garanzia dei diritti civili.
L’attenzione sarà focalizzata sulla capacità di questi nuovi leader di collaborare e trovare soluzioni condivise, superando le divisioni ideologiche e le rivalità politiche per il bene della comunità calabrese.







