L’architettura politica calabrese, tradizionalmente ancorata a Forza Italia, ha subito una ridefinizione significativa nelle recenti elezioni regionali.
I risultati, che hanno superato le più ottimistiche previsioni per il partito di Berlusconi, delineano un quadro complesso di fluttuazioni elettorali, spostamenti di voti e l’emergere di nuove dinamiche.
Contrariamente alle aspettative di una crescita robusta per Fratelli d’Italia, il partito di Meloni, pur segnando un incremento rispetto alle elezioni regionali del 2019, manifesta un calo rispetto alla sua performance nelle elezioni europee del 2024.
La Lega, anch’essa in crescita rispetto alle precedenti regionali, mostra una diminuzione rispetto alle elezioni politiche del 2022.
Forza Italia consolida la sua leadership, raggiungendo il 17,98% dei voti, un vantaggio di cinque punti percentuali su Fratelli d’Italia.
Tuttavia, la forza elettorale del centrodestra si rivela ancora più ampia se si considera l’insieme dei voti espressi per la lista del presidente uscente, Roberto Occhiuto (12,39%), il che porta il totale dell’alleanza al 30,37%, un dato che testimonia una capacità di aggregazione superiore rispetto alla somma degli altri partiti della coalizione e un netto miglioramento rispetto alle precedenti tornate elettorali, sia regionali che nazionali.
Il Partito Democratico si posiziona al secondo posto, ottenendo il consenso del 13,59% degli elettori, una percentuale che sale al 18,82% se si includono i voti della lista “Democratici e progressisti”.
La Lega, partito di riferimento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si attesta al terzo posto con l’11,64%, un dato in crescita rispetto alle elezioni regionali del 2019, ma inferiore a quello registrato nelle elezioni politiche e europee.
Noi Moderati, esordienti in questo contesto elettorale regionale, superano il quorum minimo con il 4,03% dei voti.
Sul fronte progressista, Azione Vetrina Sicurezza (Avs) subisce una battuta d’arresto, ottenendo solo il 3,85% dei voti, inferiore a quello registrato nelle elezioni europee.
Supera, invece, il quorum minimo la lista “Casa riformista Italia viva” con il 4,o 4,42% dei consensi.
I 5 Stelle, in linea con la loro performance regionale precedente, stabile e più debole, registrando un calo rispetto alle elezioni nazionali e politiche.
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