venerdì 10 Ottobre 2025
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Calabria, riflessioni post-elettorali: Tridico chiede tempo, si riparte.

Nel cuore della Calabria, un processo di riflessione collettiva si dispiega a seguito delle recenti elezioni regionali.

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, figura di spicco nel campo progressista e candidato sconfitto alla presidenza, ha chiesto un periodo di pausa prima di esprimere valutazioni definitive sull’orientamento futuro dell’opposizione.
Questa breve sospensione, durata solo due giorni, si rivela insufficiente per metabolizzare appieno l’impatto di un risultato elettorale che ha visto prevalere altre forze politiche.

L’impegno verso la regione, però, resta un dato imprescindibile, un dovere sentito nonostante la delusione.
La riunione dei consiglieri regionali eletti del centrosinistra, convocata a Lamezia Terme, segna l’inizio di una fase cruciale.
Non si tratta solo di un incontro formale, ma di un momento di confronto e di riorganizzazione strategica per un’opposizione chiamata a ridefinire il proprio ruolo e le proprie priorità.

La sconfitta elettorale, amara come ammette Tridico, impone una profonda analisi delle cause e delle dinamiche che hanno portato a questo esito.
Al di là della delusione personale, emerge la consapevolezza di un percorso condiviso, un tentativo di concretizzare un’aspirazione alla modernizzazione e al cambiamento.
La campagna elettorale, caratterizzata da tempi ristretti, ha inevitabilmente limitato la capacità di raggiungere ampi strati di popolazione e di comunicare in modo efficace il progetto politico.
L’astensionismo, elemento strutturale che affligge la politica italiana, ha contribuito a esacerbare questa difficoltà.

Un tema cruciale, sollevato da Tridico, riguarda la necessità di superare le barriere geografiche e di garantire il diritto di voto anche a chi si trova lontano dalla propria residenza, prendendo spunto, ad esempio, dalla procedura già in atto per gli iscritti all’AIRE.
La riunione vede la partecipazione di un ampio spettro di rappresentanti eletti, provenienti dalle diverse anime del centrosinistra e del campo largo.

Rosellina Madeo, Ernesto Alecci, Giuseppe Ranuccio e Giuseppe Falcomatà, esponenti del Partito Democratico, affiancano Ferdinando Laghi e Vincenzo Bruno, provenienti dalla lista “Tridico Presidente”, e Elisa Scutellà, eletta sotto i colori del Movimento 5 Stelle.
A loro si aggiungono Francesco De Cicco, per i Democratici Progressisti, e Filomena Greco, rappresentante della Casa Riformista, a testimonianza della complessità e della variegata composizione dell’opposizione.
La sfida che si presenta è quella di trasformare la delusione in energia propulsiva, di costruire un’opposizione forte e propositiva, capace di interpretare le esigenze del territorio e di offrire alternative concrete alle politiche dell’amministrazione regionale.
Il processo di riorganizzazione, avviato a Lamezia Terme, segna un passo fondamentale verso questo obiettivo, un percorso di ascolto, di dialogo e di costruzione di un’azione politica che sappia rispondere alle aspettative di una comunità desiderosa di cambiamento.

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