Oltre un centinaio di comuni calabresi hanno manifestato, in un gesto coordinato e simultaneo, l’esposizione della bandiera palestinese, un’azione nata da un’iniziativa diffusa attraverso i social media, promossa da Pina Condò, figura di spicco nel panorama della comunicazione politica e istituzionale regionale. La risposta è stata rapida ed estesa, testimoniando una sensibilità profonda e diffusa all’interno delle comunità locali.L’azione, apparentemente semplice nella sua esecuzione, assume un significato dirompente proprio grazie alla sua natura collettiva e sincronizzata. Sindaci, ma anche cittadini di ogni età e ceto sociale – madri, padri, figli, fratelli, sorelle – hanno risposto all’appello, offrendo un’espressione tangibile del dolore e dell’indignazione che permeano il tessuto sociale calabrese di fronte alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza. Questo segnale unitario non è un mero atto simbolico, ma un’affermazione di un sentire comune, radicato in un profondo senso di giustizia e compassione.La mobilitazione dei comuni calabresi si configura come un appello urgente e diretto alla comunità internazionale, all’Unione Europea e ai governi nazionali, sollecitando un intervento immediato per interrompere il ciclo di violenza e distruzione. L’obiettivo primario è la cessazione delle ostilità da parte del governo israeliano, riconoscendo che le azioni attuali non riflettono la volontà di pace di gran parte del popolo israeliano, anch’esso vittima di questa tragica situazione. Parallelamente, si richiede l’urgente apertura di corridoi umanitari per consentire l’accesso di aiuti alimentari e medici alla popolazione civile palestinese, che si trova in condizioni disperate. Infine, si auspica un impegno concreto e duraturo per la costruzione di una pace stabile e giusta, che garantisca la sicurezza e la dignità di entrambe le popolazioni.Il Comune di Vibo Valentia, in una nota ufficiale, ha chiarito che questo gesto non rappresenta un atto di ostilità verso alcuna parte, ma un segno di solidarietà e vicinanza alle vittime civili, con una particolare attenzione ai bambini, i più vulnerabili in questo contesto. È altresì espresso il rispetto e la comprensione verso il popolo israeliano, pur mantenendo una ferma condanna delle azioni del governo israeliano, ritenute inaccettabili e contrarie ai principi fondamentali del diritto internazionale e della convivenza pacifica. Questa presa di posizione si pone come un monito per la comunità internazionale, sollecitando un’azione decisa e responsabile per porre fine a questa tragica situazione e promuovere un futuro di speranza e riconciliazione. Il gesto dei comuni calabresi è un grido di umanità che risuona forte, un invito a non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza altrui.