Il ricordo di Franco Fortugno, figura emblematica della legalità e del servizio pubblico, risuona ancora vivido a Locri, a vent’anni dalla sua tragica scomparsa.
Un evento aberrante, un atto di violenza inaccettabile che ha segnato profondamente la comunità calabrese e il mondo della sanità, come sottolineato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci durante la commemorazione.
L’omicidio di Fortugno, medico e politico impegnato, non è solo un capitolo doloroso nella storia locale, ma un monito imprescindibile per tutti coloro che operano nel delicato campo sanitario.
La legalità, in questo contesto, non è una mera questione formale, ma un pilastro fondamentale per garantire l’equità, la trasparenza e l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale.
Il Ministro Schillaci ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di un finanziamento adeguato al SSN, riconoscendo l’importanza delle risorse economiche.
Tuttavia, ha subito ribadito un concetto cruciale: la mera disponibilità di fondi non è sufficiente.
La vera sfida risiede nella loro gestione oculata, nella loro allocazione responsabile, sempre nell’ottica del bene comune e, soprattutto, a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione, quelle che si trovano ad affrontare barriere economiche e sociali.
Questo impegno, ha affermato, rappresenta una priorità per l’intero governo, un dovere morale nei confronti di chi ha maggior bisogno.
Il messaggio di Fortugno, lungi dall’essere un mero ricordo del passato, continua a illuminare il presente, particolarmente nelle giovani generazioni.
È loro compito interiorizzare i valori di legalità, impegno civico e dedizione al prossimo, ereditando l’eredità di un uomo che ha sacrificato la propria vita per difendere l’interesse pubblico.
Il Ministro ha poi affrontato la questione delle disparità territoriali, evidenziando la necessità di un’inversione di tendenza.
La profonda frattura che ancora separa il Nord e il Sud del Paese in termini di accesso a servizi sanitari di qualità non è più tollerabile.
Ogni cittadino, indipendentemente dalla sua posizione geografica, ha il diritto inalienabile di ricevere cure adeguate e tempestive.
Questo principio di equità territoriale, ha sottolineato, è particolarmente rilevante in una regione come la Calabria, che storicamente ha subito ritardi e marginalizzazioni.
La commemorazione di Franco Fortugno, quindi, si configura non solo come un momento di riflessione sul passato, ma anche come uno stimolo per un futuro più giusto, equo e solidale, un futuro in cui la legalità, l’impegno civico e la dedizione al servizio pubblico siano i valori guida per tutti i cittadini, soprattutto per coloro che hanno la responsabilità di governare e di curare.
Un futuro che onori la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita al bene comune.






