Il silenzio elettorale si fa strada su Lamezia Terme, mentre il voto al ballottaggio tra Mario Murone (centrodestra) e Doris Lo Moro (centrosinistra) si rivela caratterizzato da un’affluenza significativamente inferiore rispetto al primo turno. Al rilevamento delle ore 19:00, la percentuale di elettori recatisi alle urne si attesta al 20,28%, un dato che contrasta nettamente con il 35,10% registrato due settimane fa, durante la prima tornata elettorale. Questo calo, pari a quasi un quinto dell’elettorato, solleva interrogativi sul coinvolgimento civico e sull’interesse verso la scelta cruciale del nuovo sindaco che guiderà la città. Diversi fattori potrebbero concorrere a spiegare questa diminuzione. La consapevolezza, maturata dopo il primo turno, che le opzioni rimaste siano sostanzialmente definite potrebbe aver ridotto l’urgenza di recarsi alle urne per molti elettori. Inoltre, la stanchezza elettorale, dopo una campagna intensa e prolungata, potrebbe aver contribuito a disincentivare la partecipazione.L’affluenza ridotta non è un fenomeno isolato. In molte città italiane, si osserva una tendenza alla diminuzione della partecipazione elettorale, un sintomo di una crisi più ampia che investe la fiducia nelle istituzioni e il senso di appartenenza alla comunità. La distanza percepita tra cittadini e politica, l’incertezza economica e sociale, la disillusione verso i partiti tradizionali sono elementi che alimentano questo fenomeno. Inoltre, la comunicazione politica contemporanea, spesso frammentata e polarizzata, rischia di disorientare l’elettore e di alimentare un senso di disinteresse. La complessità delle sfide che attendono l’amministrazione comunale, come la riqualificazione urbana, la gestione dei servizi pubblici, lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente, richiedono un impegno civico attivo e consapevole, che va al di là della semplice partecipazione al voto. L’esito del ballottaggio di Lamezia Terme, così come l’andamento dell’affluenza, rappresentano un campanello d’allarme per la politica locale e nazionale, un monito a riscoprire il valore della democrazia partecipativa e a riconnettere i cittadini con le istituzioni, promuovendo la trasparenza, la responsabilità e l’ascolto delle esigenze della comunità. La sfida per il futuro è quella di costruire una politica più vicina ai cittadini, capace di ispirare fiducia e di coinvolgere attivamente la popolazione nella vita pubblica.