Lamezia Terme si appresta a decidere il proprio futuro amministrativo con un ballottaggio che contrappone Doris Lo Moro e Mario Murone, un confronto cruciale per la città, quarto comune calabrese per popolazione e l’unica realtà sopra i 15.000 abitanti in regione a essere chiamata a una seconda tornata. La competizione, nata da un primo turno che ha visto Murone nettamente in vantaggio con il 44,5% dei voti contro il 31,77% di Lo Moro, si configura come un momento di riflessione per l’intera comunità.Doris Lo Moro, figura politica esperta con un pregresso significativo come sindaca dal 1993 al 1993 e assessora regionale, raccoglie il sostegno di un ampio schieramento di centrosinistra e forze civiche. Il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Azione e due liste civiche convergono attorno alla sua candidatura, delineando una proposta programmatica che mira a ripartire da una visione di modernizzazione e inclusione sociale. La sua esperienza amministrativa rappresenta un punto di forza, in grado di attrarre consensi e offrire una prospettiva di continuità, seppur con elementi di rinnovamento.Mario Murone, sostenuto da una coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Calabria Azzurra e Lamezia Domani, proietta un’immagine di cambiamento e concretezza. Il suo avanscoperta al primo turno testimonia un bisogno di cambiamento percepito da una parte significativa dell’elettorato, desiderosa di soluzioni pragmatiche per affrontare le sfide economiche e sociali che affliggono la città. La sua piattaforma politica sembra focalizzata sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale, con particolare attenzione al turismo e allo sviluppo di infrastrutture.Il vero fattore di incertezza, tuttavia, risiede nell’orientamento del cospicuo elettorato che ha sostenuto Gianpaolo Bevilacqua, leader di un polo civico di area centrodestra che ha raccolto il 24,19% dei consensi. Bevilacqua, in una mossa strategica volta a preservare l’autonomia del suo elettorato, ha lasciato libero il voto, sottolineando la trasversalità del sostegno ricevuto e la volontà di non schierarsi apertamente a favore di una delle due coalizioni. Questa scelta, pur esprimendo un intento di neutralità, lascia spazio a diverse interpretazioni e potrebbe determinare l’esito finale del ballottaggio. L’elettorato di Bevilacqua, caratterizzato da una sensibilità civica e da un desiderio di superamento delle divisioni partitiche, potrebbe essere attratto dalle proposte di entrambe le coalizioni, a seconda della capacità di ciascun candidato di interpretare le loro esigenze e di offrire soluzioni concrete.Il ballottaggio di Lamezia Terme non è solo una sfida politica, ma rappresenta un momento di cruciale importanza per il futuro della città. La scelta dell’elettorato, illuminata dalla libertà di giudizio e dalla consapevolezza civica, determinerà la direzione che Lamezia Terme intraprenderà negli anni a venire, segnando il destino di una comunità desiderosa di riscatto e di sviluppo. La capacità di dialogare, di ascoltare e di proporre un progetto di città condiviso sarà la chiave per conquistare la fiducia dell’elettorato e per garantire un futuro prospero per Lamezia Terme.
Lamezia Terme al Ballottaggio: Lo Moro contro Murone
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