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giovedì 30 Ottobre 2025

Lucano Out: Fine al Sogno Regionale tra Giustizia e Accoglienza

Il percorso elettorale di Domenico Mimmo Lucano verso le prossime elezioni regionali in Calabria si è interrotto bruscamente, con la conferma della sua esclusione dalle liste di Avs.

La decisione, emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Reggio Calabria, ratifica il provvedimento precedente della commissione elettorale reggina che lo aveva precluso la possibilità di candidarsi, applicando le disposizioni della legge Severino.

Questa esclusione fa seguito alla sentenza definitiva nel cosiddetto “processo Xenia”, che ha condannato Lucano a diciotto mesi di reclusione per falsità ideologica.
L’esito negativo del ricorso presentato dai suoi legali non costituisce una novità assoluta.
Parallelamente, il TAR di Catanzaro ha dichiarato “improcedibile” un ulteriore ricorso, sancendo la chiusura di ogni via giudiziaria in merito alla questione.
La decisione, pertanto, consolida l’impossibilità di Lucano di concorrere all’elezione.

La vicenda solleva questioni complesse e stratificate, che vanno ben oltre la mera esclusione da una lista elettorale.
L’applicazione della legge Severino, nata con l’intento di garantire l’integrità del servizio pubblico e la responsabilità dei funzionari pubblici, si confronta con la figura di un sindaco che ha incarnato, a livello internazionale, un modello di accoglienza e di gestione dell’immigrazione attraverso l’iniziativa di Riace.
L’esperienza di Riace, con il suo approccio innovativo alla gestione dei flussi migratori, aveva suscitato ammirazione e dibattito, contribuendo a definire un’immagine di Lucano come figura emblematica dell’impegno civico e dell’ospitalità.

La condanna nel processo Xenia, tuttavia, ha inevitabilmente offuscato questo profilo, ponendo interrogativi sulla sua responsabilità e sulla conformità delle sue azioni alla legalità.

La vicenda Xenia, che riguarda presunte irregolarità nella gestione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti, ha scatenato un’inchiesta giudiziaria che ha portato alla condanna di Lucano.
L’esclusione dalle elezioni regionali rappresenta dunque una conseguenza diretta di questa sentenza definitiva, ma anche un elemento di una più ampia riflessione sulla giustizia, sull’applicazione delle leggi e sulla complessità della gestione dei fenomeni migratori in Italia.

La questione, in definitiva, trascende il contesto puramente politico, aprendo un dibattito più ampio sull’etica della responsabilità e sul ruolo della pubblica amministrazione nel garantire l’accoglienza e l’integrazione.

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