domenica 14 Settembre 2025
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Catanzaro

Minaccia a una parlamentare: intimidazione e politica in Calabria

Un’inquietante missiva intimidatoria ha raggiunto il Comune di Paludi, in provincia di Cosenza, destinata alla deputata Vittoria Baldino, esponente del Movimento 5 Stelle e figlia del sindaco locale.
Il contenuto, dai toni minacciosi, suggerisce un ritorsivo legato all’attività parlamentare della Baldino, menzionando velatamente la questione dei vitalizi e preannunciando conseguenze negative per la deputata.
L’episodio ha immediatamente generato preoccupazione e ha spinto la parlamentare a presentare denuncia ai Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano, avviando così un’indagine volta a identificare l’autore o gli autori della minaccia.

“Questi gesti”, ha dichiarato la Baldino in una nota rilasciata alla stampa, “rivelano la scarsa qualità morale di chi li compie e la profonda incomprensione della dinamica del potere.

Chi crede di poter intimidire attraverso la violazione della legge e l’intimidazione verbale, si illude di poter piegare la volontà politica.
Al contrario, tali azioni rafforzano la mia determinazione e quella di chi condivide i miei ideali.

“L’evento si inserisce in un contesto politico delicato, in cui il nome di Vittoria Baldino figura tra i potenziali candidati alla presidenza della Regione Calabria, come parte di un progetto di campo largo che unisce diverse forze di centrosinistra.
La possibilità di una sua candidatura, vista la sua giovane età e la sua spinta riformatrice, potrebbe aver generato reazioni di contrasto all’interno di dinamiche politiche complesse e, presumibilmente, poco trasparenti.

L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza dei rappresentanti eletti e sull’utilizzo di tattiche intimidatorie per condizionare il processo democratico.

La minaccia a Vittoria Baldino, lungi dall’essere un atto isolato, potrebbe essere sintomo di una più ampia cultura dell’intimidazione volta a scoraggiare figure di spicco impegnate in un percorso di cambiamento.

La risposta della deputata, caratterizzata da fermezza e dalla rivendicazione del diritto alla libertà di espressione, rappresenta un segnale importante per tutti coloro che credono nella necessità di un impegno civile coraggioso e inequivocabile, capace di resistere alle pressioni e alle minacce, per il bene della comunità calabrese e per il futuro della sua democrazia.

La vicenda impone una riflessione più ampia sul ruolo della politica e sulla responsabilità di garantire un ambiente sicuro e libero per tutti i cittadini.

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