La recente elezione di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria si accompagna alla sua riconferma, per mandato temporaneo, nel ruolo di commissario ad acta per la gestione del piano di risanamento del sistema sanitario regionale.
L’annuncio, rilasciato durante la cerimonia di proclamazione presso la Corte d’Appello di Catanzaro, sottolinea l’intenzione del Governo di proseguire nell’affidamento di tali poteri, con la prospettiva di una conclusione imminente del commissariato.
Questa decisione strategica mira a garantire la continuità operativa e la responsabilità decisionale nella delicata fase di transizione che la sanità calabrese sta attraversando.
L’affidamento temporaneo dei poteri commissariali a Occhiuto, che manterrà quindi la piena autorità gestionale, si configura come un segnale di fiducia e un’assicurazione di stabilità in un momento cruciale per il futuro del sistema sanitario regionale.
La complessa procedura di uscita dal commissariamento è legata all’approvazione del piano di risanamento da parte di due enti chiave: la Conferenza Stato-Regioni e un organismo tecnico specificamente incaricato di verificarne la congruità e la fattibilità.
Quest’ultimo organismo, fino alla settimana scorsa, mancava di costituzione formale, generando un ritardo significativo nel processo.
La recente deliberazione della Conferenza delle Regioni ha colmato questa lacuna, introducendo un periodo di attesa di trenta giorni, necessario per l’esame e la valutazione del piano.
Il Presidente Occhiuto ha evidenziato la necessità di mantenere una figura responsabile che potesse assumersi la responsabilità della governance, in particolare con riguardo alla revisione strutturale delle aziende sanitarie.
Questa rivisitazione, volta a ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti, richiede un quadro decisionale solido e una guida responsabile durante il periodo di transizione.
Pertanto, l’istanza di affidamento temporaneo dei poteri commissariali si è rivelata strumentale per garantire che tale processo di riforma possa procedere in modo sicuro e tempestivo, senza compromettere la continuità operativa del sistema sanitario calabrese.
La nomina rappresenta un atto di responsabilità volta a consolidare il percorso di risanamento e modernizzazione della sanità regionale, anticipando una possibile e auspicata conclusione del commissariamento.







